mercoledì 24 novembre 2010

SCHIFANI COME FINI PER IL G8 DI GENOVA: "QUI CI SCAPPA IL MORTO"

Il tentativo di assalto al Palazzo per dire no al ddl Gelmini sull'università rende ancora più rovente il clima intorno al riforma Gelmini. Al punto che Schifani rispolvera una frase che circa dieci anni fa pronunciò Gianfranco Fini alla vigilia del G8 di Genova, nel 2001 «Qui ci scappa il morto».
Il presidente del Senato Renato Schifani ha chiesto di abbassare i toni della polemica, dunque.

Oggi forze dell'ordine e personale del Senato hanno «impedito l'invasione del Senato». È con «grande amarezza» che il presidente dell'assemblea di palazzo Madama Renato Schifani prende la parola per riferire sui «gravi incidenti» avvenuti questa mattina di fronte all'ingresso principale del palazzo. La protesta è legittima, ha detto in sostanza Schifani, a patto che non sia violenta. Diventa «intollerabile» se colpisce le istituzioni che sono un patrimonio di tutti.

«Quanto è accaduto -ha continuato Schifani nelle sue comunicazioni in aula- l'ho immediatamente riferito al ministero dell'Interno che mi ha assicurato chi si attiverà per accertare la dinamica degli eventi e per evitare che fatti di questo genere possano verificarsi nuovamente. Non è certo in discussione il diritto di protestare anche con forza contro politiche che non condividono. Quello che non possiamo in alcun modo tollerare è che la legittima protesta sfoci in atti di aggressione contro le istituzioni. Le istituzioni sono il presidio democratico e il patrimonio di tutti, ivi compresi coloro che protestano».

«Non è questo -ha aggiunto il presidente del Senato- il primo episodio che negli ultimi giorni vede nel nostro Paese manifestazioni e, a volte, scontri tra forze dell'ordine e manifestanti. È invece la prima volta, da moltissimi anni, che si aggredisce in modo violento, riuscendo sia pur per pochi istanti a penetrarvi la sede della rappresentanza popolare imbrattandola con uova ed altri oggetti. Ciò ci riporta a momenti assai bui della nostra storia». «Rivolgo ai giovani un appello, affinchè, pur nella legittima aspirazione di far sentire la propria voce, sappiano comprendere che il Parlamento non solo è anche loro, ma è dal Parlamento - in cui le forze politiche sono rappresentate - che possono venire le risposte alle loro preoccupazioni e alle loro esigenze. E a tutti voi, a tutte le forze politiche, faccio appello affinchè si sappia ricordare ai nostri ragazzi che il Senato, la Camera, il Parlamento non ci sono stati dati da qualcuno: li hanno conquistati i nostri Padri, anche a prezzo della loro vita, dimostrando fino a quanto -ha concluso Schifani- si poteva estendere il sacrificio per la conquista della libertà».



Fonte: http://www.nuovasocieta.it/
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