martedì 2 novembre 2010

CAROVITA,CODICI: SOLO PER LA PAUSA PRANZO UN ITALIANO SPENDEREBBE IN MEDIA DAI 160 AI 240 EURO AL MESE, CIRCA IL 25% IN PIÙ RISPETTO AL 2008

Il 43 per cento degli intervistati preferisce il pranzo al sacco per due motivi: spendere meno e mangiare sano.


L’osservatorio CODICI ha messo a confronto i dati sulla povertà delle famiglie con quelli dei prezzi dei beni di prima necessità, concentrandosi soprattutto sui prodotti alimentari. Dalla documentazione dei dati sulla povertà delle famiglie presentati recentemente dalla Caritas è emerso che “la linea della povertà relativa si è abbassata, passando da 999,67 euro del 2008 a 983,01 euro del 2009 per un nucleo di due persone. Il rapporto calcola un 10% in più di poveri da sommare agli oltre 8 milioni stimati, calcolando che sono circa 560 mila persone da sommare ai 7.810.000 poveri dei dati Istat, con un risultato di 8.370.000. Sempre secondo i dati della Caritas “nel 2009 il credito al consumo é sceso dell'11%, i prestiti personali del 13% e la cessione del quinto a settembre 2009 ha raggiunto il +8%”.

Uno studio dell’osservatorio CODICI ha fotografato nel 2008 una Italia completamente diversa nelle sue abitudini di vita che vanno da quelle alimentari alla gestione del manegement economico. L’osservatorio Codici ha portato avanti la stessa indagine qualche mese, rilevando ancora dei cambiamenti nelle abitudini alimentari negli italiani, dovute anche all’impoverimento delle famiglie. Infatti, se prima il pranzo completo cedeva il posto ai piatti unici e fuori casa si consumavano sempre di più panini o tramezzini, pizza, o insalate, l’osservatorio CODICI ha riscontrato una crescita rilevante nel consumo di pranzi al sacco, ovvero cucinati a casa. Infatti, il 43 per cento degli intervistati ha dichiarato di prediligere il pranzo al sacco per due motivi: spendere di meno e mangiare sano.

Le famiglie intervistate sono state circa 1000, per un nucleo familiare composto da una media di circa tre persone. Gli operatori del Codici hanno intervistato gli italiani nelle città di Roma, Milano, Bologna, Napoli e Bari, chiedendo anche quanto costa, per motivi di lavoro, fare la pausa pranzo fuori casa. Da una media è stato rilevato che una pausa pranzo composta da un primo, un contorno e una bibita costa circa dagli 8 euro ai 12 euro a persona, rispetto a una media che andava da circa 6 euro a 12 euro nel 2008.

Concludendo, una persona che lavora lontano da casa per una pausa pranzo spenderebbe in media dai 160 alle 240 euro al mese. In questo contesto nasce l’assoluta esigenza di risparmiare, motivo per il quale molti italiani preferiscono il take away direttamente da casa

Fonte: CODICI

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