INDISPENSABILE APRIRE TAVOLI SU PREZZI E TARIFFE E RILANCIARE IL POTERE DI ACQUISTO DELLE FAMIGLIE.
Destano fortissima preoccupazione gli andamenti dei consumi delle famiglie, registrati e monitorati costantemente dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori.
Questi ultimi, infatti, crollano in quasi tutti i settori, dai beni durevoli -6,9%, alle vendite del settore dell’auto -29%, ai prodotti alimentari, il cui consumo, proprio per la sua natura, era tradizionalmente considerato anelastico. Impressionante, in tal senso, la contrazione dei consumi di un alimento primario e fondamentale quale il pane: negli ultimi 3 anni vi è stata una riduzione di oltre il -15%.
Esistono, però, dei settori in controtendenza.
A segnare andamenti positivi sono il settore del gioco, per il quale si prospetta, a fine anno, una crescita del 7,9%; le presenze nelle sale cinematografiche, in crescita di oltre il 18% ed il consumo di cioccolata, cresciuto, nell’ultimo anno, del 4,3%.
“Appare evidente, osservando questi dati, che a crescere sono solo i consumi “consolatori”, che testimoniano il vissuto drammatico delle famiglie.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Ad aggravare ulteriormente la situazione contribuiscono, inoltre, gli aumenti di prezzi e tariffe che si continuano a registrare in svariati settori, soprattutto rc auto, costi bancari e servizi pubblici locali, nonché carburanti e prodotti derivanti dal petrolio.
In assenza di misure ed interventi da parte del Governo, la stangata per le famiglie, nel 2010, sarà di ben oltre i 1.118 Euro previsti.
Per questo si rende sempre più urgente un intervento determinato a sostegno del potere di acquisto delle famiglie. In tal senso abbiamo chiesto incontri urgenti:
- Con i rappresentanti dell’intermediazione, quali Confesercenti, Confcommercio, Lega delle Cooperative, ecc. per una pacificazione dei prezzi;
- Con il Ministero dello Sviluppo Economico per bloccare la corsa delle tariffe, sia quelle vergognosamente già applicate (rc auto e costi bancari), sia quelle prospettate (servizi pubblici locali, specialmente i trasporti).
Ribadiamo inoltre che, per far ripartire l’economia, è necessario rilanciare la domanda interna, attraverso una detassazione per i percettori di reddito fisso, lavoratori e pensionati, di almeno 1.200 Euro annui; ed avviare una ripresa degli investimenti per lo sviluppo tecnologico e per la ricerca, determinanti sia per l’occupazione, sia per la competitività del nostro Paese nel contesto internazionale.
Fonte: Fedeconsumatori
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