“Il razzismo e la xenofobia non sono problemi del passato, ma costituiscono una grande sfida per il presente”, ha affermato il Rappresentante Speciale per le forme contemporanee di razzismo, discriminazioni razziale, xenofobia e altre forme di intolleranza, Githu Muigai, in occasione della presentazione di due rapporti (*) all’Assemblea Generale ONU.
“Che si tratti del membro di una minoranza etnica, aggredito o ferito in un contesto di conflitto, a causa del suo status di minoranza; dell’individuo soggetto a fermo ed a ricerche, interrogatori o arresti, esclusivamente per la sua origine etnica o religiosa; dell’immigrato, del rifugiato o del richiedente asilo politico che deve affrontare discriminazioni giornaliere a causa del suo status di non-cittadino; o del giocatore di calcio insultato per il colore della pelle – tutte queste persone testimoniano, purtroppo, la veridicità della mia dichiarazione”, ha affermato.
Sulla questione dell’incitamento ai rancori razziali o religiosi, Muigai ha sottolineato che “interrogare vigorosamente e criticare le dottrine religiose ed i loro insegnamenti è perfettamente legittimo e costituisce una parte importante dell’esercizio del diritto di libertà di espressione e di religione.” Tuttavia, ha espresso preoccupazione per gli atti di violenza e di discriminazione nei confronti d‘individui, causati dalla loro religione o fede; per gli attacchi a luoghi di culto; per gli stereotipi negativi contro le religioni e i loro seguaci, figure sacre e simboli.
“Ė di vitale importanza ancorare il dibattito e la relativa azione alla struttura legale internazionale esistente”, ha affermato. Il Rappresentante Speciale si è detto anche preoccupato per “le forti tendenze che guardano all’immigrazione come un problema e che minacciano la coesione sociale”. “Gli immigrati, i rifugiati e i richiedenti asilo politico, sono titolari dei diritti umani ed hanno diritto alla protezione da parte dello Stato e a vivere senza essere discriminati, a prescindere dal loro status d’immigrati”, ha affermato Muigai, chiedendo agli Stati che le politiche sull’immigrazione siano “sempre coerenti con gli strumenti delle leggi internazionali sui diritti umani”.
Poiché nessuno stato è immune dalla presenza di partiti politici, movimenti e gruppi estremisti, Muigai ha ricordato che il razzismo può provocare genocidi, crimini di guerra, pulizie etniche e crimini contro l’umanità. Il Rappresentante Speciale ha richiesto di vigilare contro i gruppi estremisti ed ha richiamato gli stati ad “assicurare che le loro legislazioni incorporino quanto previsto dall’articolo 4 della Convenzione Internazionale per l’Eliminazione di tutte le Forme di Discriminazione Razziale.” L’articolo richiede anche la condanna e la messa al bando delle organizzazioni e delle attività che promuovono od incitano la discriminazione razziale.
“Sconfiggere il razzismo richiede anche la correzione di comportamenti pubblici e privati che giustificano e perpetrano il razzismo a tutti i livelli e in ogni ambito della vita”, ha affermato Muigai, sottolinando il potenziale dello sport come strumento per la lotta contro il razzismo e le discriminazioni.
(*) Per ottenere il testo completo dei due rapporti:
http://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N10/484/81/pdf/N1048481.pdf?OpenElement
http://documents-dds-ny.un.org/doc/UNDOC/GEN/N10/493/25/pdf/N1049325.pdf?OpenElement
Per saperne di più http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=36633&Cr=racism&Cr1=
Mr. Githu Muigai, a Kenyan national, was appointed by the Human Rights Council as Special Rapporteur in August 2008. He is a lawyer specialized in international human rights law. The mandate of the Special Rapporteur on racism was established in 1993 by the former Commission on Human Rights to examine incidents of contemporary forms of racism, racial discrimination, xenophobia and related intolerance, as well as governmental measures to overcome them. It was further extended by the Human Rights Council in 2008.
Fonte: UNRIC
Nessun commento:
Posta un commento