Lasciata
sola ad abortire in bagno. In un ospedale pubblico. Senza un medico disposto ad
aiutarla, perché tutti obiettori.
La
denuncia è arrivata da Valentina e Fabrizio, i due giovani romani protagonisti
della vicenda presentata dall'Associazione Coscioni durante una conferenza
stampa.
La
coppia romana ha scoperto nel 2010 che la bimba che attendeva era affetta da
una grave malattia genetica, di cui la madre era portatrice, per cui non c'è
una prognosi di sopravvivenza, e ha deciso quindi di interrompere la gravidanza
al quinto mese.
Continua: Roma, abortisce da sola in bagno: i medici erano tutti obiettori - CRONACA
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