lunedì 4 ottobre 2010

Diritto alla casa: SUNIA, SICET e UNIAT UIL Roma e Lazio, oggi 'Giornata mondiale dell'habitat'

Le Nazioni Unite hanno designato il 4 ottobre 'Giornata mondiale dell'habitat' per riflettere sullo stato delle nostre città e il diritto fondamentale di tutti ad un alloggio adeguato. Il diritto alla casa viene citato in numerosi trattati internazionali sui diritti umani ratificati in tutti i paesi dell'Unione Europea. Malgrado questo riconoscimento spesso rafforzato da costituzioni e legislazioni nazionali (in Belgio, Spagna, Grecia, Portogallo, Finlandia, Olanda, Svezia il diritto alla casa è sancito nella costituzione, in altri paesi solo con legge ordinaria), il diritto alla casa è sempre più violato e si prevede che la crisi globale dell'alloggio si aggraverà. In Europa il disagio abitativo colpisce 70 milioni di persone, di cui 1 sotto sfratto e 3 senzatetto.

Per il mondo “una giornata di riflessione sul diritto di 1 miliardo di persone che vivono in condizioni abitative disumane, di avere un alloggio adeguato in città migliori”, questa l’amara considerazione di Franco Chiriaco, Segretario Generale del Sunia, in occasione del World Habitat day 2010. “In Italia – fa sapere il dirigente sindacale - con la cedolare secca si regalano 2 miliardi alla proprietà immobiliare e si riduce a soli 100 milioni la dotazione del fondo di sostegno all’affitto per le famiglie disagiate”.

E’ incredibile - ha aggiunto Chiriaco - la distanza culturale su questo tema tra gli organismi internazionali ed i paesi più avanzati in confronto alla povertà ed alla approssimazione con cui il Governo italiano affronta il tema del futuro delle città e del riconoscimento concreto del diritto alla casa”.

Roma è la città nella quale sono stati emessi il maggior numero di sfratti: nel 2009 sono stati emessi 8.729 sfratti, dei quali 6.355 (72,8 del totale) per morosità; nella Capitale, le famiglie in affitto sono 350mila per un totale di quasi 900mila persone e occupano il 24,5% delle abitazioni della città (per quasi la metà abitazioni di singoli privati) e il numero di famiglie in affitto è destinato ad aumentare: a Roma 125mila nuclei familiari hanno figli con più di 25 anni che vivono ancora nel nucleo di origine. Inoltre, cresce il fenomeno migratorio che per la quasi totalità si rivolge al mercato dell’affitto: la Caritas stima al 31/12/2008 365mila presenze regolari, a queste devono aggiungersi le presenze di stranieri non regolari (tra 20.000 a 40.000).

Le attuali offerte del mercato privato sono incompatibili con le condizioni reddituali delle famiglie, soprattutto nei grandi centri dove più del 75% di queste percepisce un reddito inferiore a 20.000,00 euro.
Le offerte del mercato libero incontrano la domanda solo nel caso di redditi superiori a 40.000,00 euro.

Esiste un’area di disagio rappresentata da famiglie che hanno i requisiti per un alloggio pubblico, ma alle quali l’esiguità del comparto non riesce a dare risposta, né il fondo sociale le può sostenere; altre famiglie non hanno tali requisiti, ma per loro non c’è compatibilità con gli attuali canoni del mercato privato.

SUNIA, SICET e UNIAT UIL di Roma e Lazio continueranno a rivendicare alle istituzioni un diverso impegno per dare concrete risposte a questa drammatica situazione.
 
Fonte: CGIL

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