venerdì 1 ottobre 2010

SOMALIA: IL CORRIDOIO DI AFGOOYE CAPITALE DEGLI SFOLLATI

Con il deteriorarsi della situazione a Mogadiscio, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha notato l’aumento nel numero di sfollati che si rifugiano nel corridoio di Afgooye, a nord-ovest della capitale.

In seguito a una nuova ricognizione, l’UNHCR ha modificato le proprie stime sul numero di persone che si trovano nel corridoio di Afgooye calcolando che sia ormai arrivati a 410mila persone. Con l’escalation del conflitto in Somalia dal 2007, sono sorti un grande numero di accampamenti spontanei in questa striscia di terra che si estende da Mogadiscio alla città di Afgooye. La precedente stima dell’UNHCR, risalente a settembre 2009, fissava il numero di sfollati a 366mila. La nuova ricognizione è il frutto di un’operazione complessa durata tre mesi e condotta dall’UNHCR per conto delle agenzie umanitarie in Somalia. A causa della difficile situazione della sicurezza e della mancanza di accesso a quest’area, la stima in questione si basa su immagini satellitari ad alta risoluzione dalle quali è stata estrapolata la dimensione della popolazione.

Le immagini satellitari mostrano come recentemente siano sorte parecchie nuove strutture sia permanenti che temporanee. È stato possibile individuare e mappare ogni singolo edificio e rifugio temporaneo. Nel complesso nell’area ci sono 91.397 rifugi temporanei e 15.495 edifici permanenti.

Per determinare la dimensione della popolazione sfollata sono state misurate le superfici abitabili di ogni rifugio e sono state calcolate differenti densità di popolazione nel caso di strutture permanenti o temporanee, basandosi sulle densità di popolazione in aree similari in Somalia. Oltre ai circa 410mila sfollati ad Afgooye, si stima che ci siano 55.000 persone a Dayniile (a nord di Mogadiscio), 15.200 nel corridoio di Balcad (la periferia nord di Mogadiscio) e 7.260 a Kax Shiiqaal (la periferia ovest della città). È molto più difficile calcolare l’entità della popolazione di sfollati che si trova a Mogadiscio, ma le stime dell’UNHCR si aggirano intorno ai 372mila sfollati nella capitale.

A questo incremento di popolazione corrisponde una rapida urbanizzazione del corridoio di Afgooye - chiaramente visibile nelle immagini dal satellite. Gli accampamenti spontanei si sono trasformati in veri e propri nuovi villaggi con sempre più persone alloggiate in rudimentali edifici accanto alle decine di migliaia di rifugi realizzati con teli e stoffe.

Nel complesso sembra che le strutture di Afgooye stiano assumendo connotati sempre più stabili man mano che si riducono le speranze di un ritorno rapido e in sicurezza nella capitale. Solo nelle ultime quattro settimane quasi 12mila persone sono fuggite nel corridoio di Afgooye, che è diventato la terza area urbana in Somalia dopo Mogadiscio e Hargeisa nel Somaliland.

Le condizioni di vita nel corridoio di Afgooye sono estremamente dure. La gente combatte quotidianamente per il cibo e altre necessità primarie, dato che la precaria situazione della sicurezza impedisce alle agenzie umanitarie di accedere alle persone in difficoltà. Qualche aiuto riesce ad arrivare grazie ai partner locali, ma è troppo poco rispetto alle necessità esistenti. Molte persone fanno avanti e indietro da Mogadiscio a proprio rischio in cerca di qualcosa di cui vivere. I servizi di base, come la sanità e l’istruzione, sono scarsi e rudimentali.

La recente ricognizione nel corridoio di Afgooye ha fatto schizzare in alto anche la stima del numero totale di sfollati interni in Somalia fino a 1 milione e 460mila. Inoltre la Somalia ha prodotto circa 614mila rifugiati, la maggior parte dei quali si trovano nei Paesi confinanti.
 
Fonte:UNHCR

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