giovedì 16 settembre 2010

Italia: dieci milioni di donne hanno subito molestie sessuali o un ricatto sul lavoro a sfondo sessuale.


L’Istat ha presentato i risultati dell’Indagine multiscopo sulla “Sicurezza dei cittadini” effettuata nel 2008-2009 tramite intervista telefonica riferiti in particolare alle molestie e ai ricatti sessuali subiti dalle donne nel corso della vita e nei tre anni precedenti l’intervista.

Le molestie e i ricatti a sfondo sessuale

Circa la metà delle donne in età 14-65 anni (10 milioni 485 mila, pari al 51,8 per cento) hanno subito nell’arco della loro vita ricatti sessuali sul lavoro o molestie in senso lato. Sono più esposte alle molestie o ai ricatti sessuali sul lavoro le donne che abitano nei centri delle aree metropolitane (64,9 per cento) e nei comuni periferici delle stesse (58 per cento). Valori sopra la media si evidenziano per le donne del Nord-Ovest (57,2 per cento) e del Nord-Est (54,3 per cento), soprattutto in Piemonte (58,9 per cento), Lombardia (56,9 per cento), Emilia-Romagna (56,3 per cento), e Liguria (55,5 per cento).

Negli ultimi tre anni sono state 3 milioni 864 mila (il 19,1 per cento del totale) le donne di 14-65 anni ad aver subito almeno una molestia o un ricatto sessuale sul lavoro. Le più colpite da questo fenomeno sono le ragazze di 14-24 anni (38,6 per cento), per le quali la probabilità di subire una molestia è doppia rispetto alla media, seguite dalle 25-34enni (29,5 per cento). I valori più alti riguardano le laureate (26,1 per cento) e le diplomate (22,3 per cento). Negli ultimi tre anni il fenomeno risulta maggiormente diffuso tra le donne del Sud (21 per cento contro 19,9 per cento del Nord-Ovest e 17,7 per cento del Nord-Est).

La differenza tra i valori rilevati sulle molestie e ricatti sessuali sul lavoro subiti nell’arco della vita (maggiormente segnalati dalle donne residenti al Nord) e negli ultimi tre anni (maggiormente subite dalle donne del Sud) può essere dovuta a diversi fattori, quali una maggiore omogeneità negli stili di vita (e quindi nell’esposizione al rischio di molestie e ricatti) tra le donne più giovani e la maggiore partecipazione delle donne del Sud al mercato del lavoro negli anni più recenti.

Le donne più a rischio di molestie sessuali

Se si considera il quadro delle vittime che hanno subito le diverse molestie sessuali negli ultimi tre anni, emerge che più a rischio sono le ragazze giovanissime, di 14-24 anni, seguite dalle donne di 25-34 anni. Dall’analisi nel corso della vita, invece, sono più colpite le donne di 25-44 anni. Sono escluse le più giovani perché l’esposizione al rischio è ovviamente maggiore per le 25-44enni e le più anziane a causa del fattore memoria che tende a far dimenticare di aver subito una molestia, cui si aggiunge una maggiore ritrosia a trattare alcuni temi.

I vari tipi di molestia presentano delle diversità nella tipologia della vittima prescelta: ai due opposti si collocano i pedinamenti e le telefonate oscene, che riguardano rispettivamente le vittime più giovani (14-34 anni) e più adulte (45-65 anni). Al Nord e al Centro si rileva il maggior numero di vittime; le Isole si posizionano sempre in fondo alla graduatoria; il Sud raggiunge i valori medi per ciò che riguarda le vittime delle telefonate oscene e i pedinamenti.

Spostando l’attenzione sugli ultimi tre anni, da un lato, la graduatoria per questi ultimi due reati si sbilancia ulteriormente a favore del Sud che ne acquista il primato, mentre dall’altro, in generale, le differenze territoriali tendono ad affievolirsi. Permane, tuttavia, l’effetto della tipologia del comune in cui si vive: i centri delle aree metropolitane, in particolare, sono quelli a più alto rischio, seguiti dai comuni con più di 50.000 abitanti.

Gli autori, i luoghi e la gravità delle molestie fisiche

Prendendo in considerazione le sole molestie fisiche, ovvero le situazioni in cui la donna è stata avvicinata, toccata o baciata contro la sua volontà, è possibile osservare che la maggior parte di esse sono perpetrate da estranei (59,4 per cento) o da persone che si conoscono di vista (14,1 per cento). Tra le persone conosciute bene, invece, autori di tali molestie sono con più frequenza gli amici (7 per cento), il collega (5,1 per cento) o il datore di lavoro (4,7 per cento) e il compagno di scuola (1,4 per cento).

Le molestie fisiche sono state subite più frequentemente sui mezzi di trasporto pubblici (28,8 per cento), in strada (18,8 per cento), sul posto di lavoro (12,6 per cento) e nei locali come discoteca, pub, bar o ristorante (10,5 per cento); meno frequentemente in casa propria o di amici. Tuttavia, se si considerano le molestie subite nei tre anni precedenti l’intervista, i luoghi maggiormente a rischio risultano il posto di lavoro (che raggiunge il 17,2 per cento) e i locali pubblici (18,5 per cento).

La percezione di gravità delle molestie fisiche subite nel corso della vita è alta: il 72,2 per cento delle molestie è ritenuto molto o abbastanza grave (rispettivamente il 30,7 per cento e il 41,5 per cento), il 22,8 per cento poco grave e il 4,6 per cento per nulla grave.

Fonte:Istat

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