IL 9,1% (MENO DI UN
DECIMO) DESTINATO A RISPARMI, REGALI, VIAGGI, ALIMENTARI ! VITE A
RATE FAMIGLIE STROZZATE IDEOLOGIA DEBITO. ADUSBEF-FEDERCONSUMATORI: GOVERNO
RIPRISTINI IVA (LA VERA TASSA SUI POVERI) AL 21 %.
Mentre i mass media fanno a gara
nelle lodi sperticate al “governo di banchieri, tecnocrati ed oligarchi”
guidato da Enrico Letta, si accentua il disagio sociale di famiglie e
cittadini, plasticamente dimostrato dal secondo calo delle tredicesime nel biennio
2012-2013, come risulta dal 23^ rapporto Adusbef. Fra tre settimane saranno
pagate infatti le tredicesime, che ammontano quest’anno a 34,20 miliardi di
euro (-0,3 miliardi, con un decremento dello 0,9% per cento rispetto al 2012),
così ripartite: 9,8 miliardi ai pensionati (-1%); 9,1 miliardi ai lavoratori
pubblici (-1,1%); 15,3 mld (-0,6%) ai dipendenti privati (agricoltura,
industria e terziario). Ma dopo un anno di rincari ed aumenti speculativi
che hanno falcidiato i redditi delle famiglie costrette a nuovi debiti, con una
perdita ulteriore del potere di acquisto, resterà poco per festeggiare.
Sarà
un Natale durissimo, dopo l’onda lunga delle convulsioni finanziarie derivanti
dagli spread, dagli scandali finanziari legati alla manipolazione di Libor,
Euribor e tassi sui cambi, dalla politica dei sacrifici insostenibili imposti
dalla troika a paesi in crisi come Grecia, Spagna e Portogallo, con l’unica
nota positiva della richiesta di rinvio a giudizio delle agenzie di rating e la
vittoria di un italo-americano come sindaco di New York. Si faranno sentire gli
effetti dei diktat europei e della troika, del “Fiscal Compact” (recepito
dall’Italia ma bocciato dal parlamento tedesco), del “Six-Pack” e del
"Two-pack", cioè i due regolamenti approvati dal Consiglio europeo il
13 maggio 2013 con l'obiettivo di introdurre, per i paesi dell'eurozona, più
coordinamento e vigilanza nel processo di formazione delle politiche fiscali
nazionali, rinunciando alla sovranità nazionale, che impone ad ogni paese
dell’eurozona di presentare entro il 15 ottobre di ogni anno la bozza di
bilancio per l’anno successivo a Commissione ed Eurogruppo (il coordinamento
europeo che riunisce i ministri dell'Economia e Finanze dei paesi euro).
Le leggi di
Stabilità, saranno scritte d’ora in avanti sotto diretta dettatura della
Commissione europea, che le soppeserà con cura e le rispedirà al mittente se
non conformi al Patto di Stabilità e di Crescita (costituzionalizzato nel
frattempo con il Fiscal compact) ed alle raccomandazioni della Commissione,
come ha chiesto ed ottenuto nelle scorse settimane il commissario Olli Rehn al
parlamento italiano, intimando al Governo Letta-Saccomanni l’aumento dell’Iva
(tassa sui poveri), dal 21 al 22 per cento. La genesi delle politiche restrittive
imposte dall’Unione Europea ai paesi del Sud Europa, che hanno ceduto qualsiasi
residuo di sovranità, con l’effetto di impoverire i popoli di Grecia,
Portogallo, Spagna e Italia, drogati in una prima fase dal credito facile per
comprare le merci straniere, che hanno prodotto una inaccettabile austerità ad
esclusivo vantaggio delle banche tedesche e della Germania, alla quale viene
fornita nuova mano d'opera a basso costo ed il pretesto per
ridiscutere (al ribasso) il proprio sistema di welfare.
Tredicesima ancor
più che falcidiata quindi sotto l’albero di Natale, per pagare gli aumenti
infiniti iniziati a gennaio 2013 con le tariffe autostradali, benzina, bolli,
tasse, tarsu, ed Imu riciclate nella Trise, ed altri ordinari
balzelli. A fine anno, oltre alla busta paga più pesante, arrivano
infatti anche le consuete scadenze fiscali, quali tasse, bolli,
rate e canoni, che durante il mese di dicembre i contribuenti sono chiamati a
versare. Con il risultato di ridurre del 90,9 per cento l’agognata gratifica
natalizia. Nel rincorrersi dei pagamenti da effettuare entro il 31 dicembre,
dei 34,20 miliardi di euro di tredicesime che verranno pagate quest’anno,
soltanto il 9,1 per cento, ossia 3,1 miliardi di euro, per la prima volta
meno di un decimo del monte tredicesime, resterà realmente nelle tasche di
lavoratori e pensionati.
Nel consueto
appuntamento che fa i conti (da 23 anni) nelle tasche degli italiani, Adusbef e
Federconsumatori prevedono un Natale durissimo sul fronte dei consumi per i
regali, destinati a calare del -11,2 per cento perché almeno 3 famiglie su
quattro taglieranno le spese per l’incerta situazione economica. A “bruciare”
un’ ampia fetta delle tredicesime bollette, utenze, ratei e prestiti per un
valore di 12,4 miliardi (ben il 36,3% del totale). La RC Auto, che continua a
salassare le tasche degli automobilisti con rincari ingiustificati pari al 7% a
fronte di una riduzione dei sinistri, mangerà 5,9 miliardi di euro, il 17,3%
delle tredicesime, mentre 4,9 miliardi di euro, serviranno per pagare le rate
dei mutui. Il salasso non è però ancora finito: 4,1 miliardi di euro (il 12%)
se ne andranno per pagare le tasse di auto e moto, mentre 2,0 miliardi (6,4 %)
spariranno per il canone Rai che sarà incrementato nonostante un deterioramento
della qualità del servizio pubblico.
La tredicesima per la
maggior parte delle famiglie è già stata pesantemente ipotecata non solo
per pagare tasse, ratei e bollette delle utenze domestiche (Enel, Telecom, Gas,
ecc.), ma un ulteriore 12,6 per cento, pari a 4,3 miliardi di euro,
servirà per pagare i prestiti contratti con banche, finanziarie, parenti, amici
e/o conoscenti per sopravvivere, dato che stipendi, salari e pensioni non
bastano più per far quadrare i bilanci famigliari.
Per scopi più
piacevoli restano 3,1 miliardi di euro, il 9,1% del monte tredicesime, che
potranno essere utilizzati per cenone, regali (spesso ai più piccoli), qualche
viaggio, qualcosa da mettere da parte per future esigenze: una miseria, che non
servirà a rilanciare i consumi, né ad alleviare le preoccupazioni di famiglie
sempre più impoverite da rincari speculativi che si profilano in tutti i
settori con la sciagurata tassa sui poveri denominata Iva al 22% e da un
futuro incerto, nonostante un tasso di fiducia, costruito a tavolino, che non
aiuterà i consumatori, soprattutto i giovani che protestano per il futuro
ipotecato, ad essere più sereni e fiduciosi.
Adusbef e
Federconsumatori, invitano il Governo ad un ravvedimento operoso, ripristinando
l’Iva al 21%, la “tassa sui poveri” che colpisce indistintamente tutti i
consumatori, gravando in particolare sulle più basse fasce di reddito
aggravando così la recessione con un aumento dell’inflazione ed un calo dei
consumi, varando un urgente contestuale decreto per una tassa sui patrimoni
oltre 1,5 milioni di euro.
Le tabelle che seguono riportano le
stime di Adusbef.
MONTE TREDICESIME
2013 (In miliardi euro)
Variazione sul 2012
Variazione sul 2012
|
2012
|
2013
|
|
Variaz.
2013/2012
|
Pensionati
|
9,90
|
9,80
|
|
- 1,0 %
|
Lavoratori pubblici
|
9,20
|
9,10
|
|
- 1,1 %
|
Dipendenti privati
|
15,40
|
15,30
|
|
- 0,6 %
|
TOTALE TREDICESIME
|
34,50
|
34,20
|
|
- 0,9 %
|
Come verranno spese le tredicesime 2013 - Importi in miliardi di euro
(In parentesi: percentuale su monte tredicesime dell’anno)
Stime Adusbef (22 ° rapporto) su dati ufficiali
(Variazione sul 2012)
|
2012
|
2013
|
Variazione 2013/2012
|
RCAuto
|
5,3 (15,4%)
|
5,9 (17,3%)
|
+ 11,3 %
|
Prestiti
/ Ratei
|
3,0 (8,7%)
|
4,3 (12,6%)
|
+ 43,0 %
|
Canone
Rai
|
1,9 (5,5%)
|
2,0 (5,8%)
|
+ 5,3 %
|
Mutui
casa
|
4,6 (13,3%)
|
4,9 (14,3%)
|
+ 6,5 %
|
Bolli
auto/moto
|
3,7 (10,7%)
|
4,1 (12,0%)
|
+10,8 %
|
Bollette
+ Utenze
|
7,3 (21,2%)
|
8,1 (23,7%)
|
+ 11,0 %
|
IMU
Famiglie (seconda casa)
|
4,6 (13,0 %)
|
1,8 (5,3%)
|
- 60,1 %
|
TOTALE
SPESO
|
31,3 (90,7%)
|
31,1 (90,9)
|
-0,6 %
|
RIMANENZA
|
3,2 (9,3%)
|
3,1 (9,1%)
|
-3,1 %
|
TOTALE
TREDICESIME
|
34,50 Mld
|
34,20 Mld
|
- 0,9 %
|
Nessun commento:
Posta un commento