Class Action Adusbef- mps: nell’udienza di oggi a Firenze,
il collegio presieduto dal giudice Roberto Monteverde, si è riservato di decidere sull'ammissibilità dell’azionecollettiva a tutela dei risparmiatori.
secondo i legali mps, i soci azionisti della banca non rivestono la qualifica
di consumatori
Nella prima udienza preliminare svoltasi stamane al
Tribunale di Firenze sull'ammissibilità della class action intentata da Adusbef
contro Mps, il collegio presieduto dal giudice Roberto Monteverde, si è
riservato di decidere nei tempi di rito, in merito all’ammissibilità
dell’azione collettiva. Gli avvocati Adusbef Giulio Caselli e
Samantha Caminiti, facenti parte del collegio di difesa con l’avv.Antonio Tanza
ed il prof. Astolfo di Amato presenti all'udienza che hanno discusso
la vertenza giudiziaria, hanno chiesto l’ammissibilità della class action
contro Banca Mps aperta a tutti i risparmiatori che hanno acquistato azioni in
occasione dell'aumento di capitale di giugno 2011, per accertare la
responsabilità della banca ed il risarcimento dei risparmiatori, tratti in
inganno dalle informazioni contenute nel prospetto informativo dell'aumento di
capitale depositato in Consob il 17 giugno 2011.
I legali della banca MPS, si sono opposti alla domanda in
quanto gli azionisti, essendo soci della banca, non rivestendo la qualifica di
consumatori non possono agire contro se stessi. I dati contenuti
nei bilanci MPS e nel prospetto informativo, erano assolutamente errati,
incompleti e fuorvianti, al punto da trarre in inganno i risparmiatori. E'
evidente, infatti, che laddove dalla lettura dei bilanci e dall'esame del
prospetto informativo fosse emersa una situazione economico-finanziaria della
società meno solida, i risparmiatori avrebbero effettuato delle scelte di
investimento differenti.
Il danno subito dai risparmiatori, diventa evidente se si
considera che i titolari di azioni Mps hanno subito una perdita, rispetto a
quella registrata per i titoli delle banche quotate alla borsa di Milano, più
alta del 16% (dati dall' 8 luglio 2011 fino al 14 marzo scorso) mentre le
principali irregolarità del prospetto informativo riguardano l'avviamento, i
crediti verso la clientela, i crediti per imposte anticipate e gli strumenti
finanziari derivati.
Nell'atto di citazione, i legali
dell'associazione hanno chiesto di accertare e dichiarare l'ammissibilità della
domanda ma anche, in particolare, ''di stabilire termini e modalità della più
opportuna pubblicità, ai fini della tempestiva adesione degli appartenenti alla
classe nonché definire i caratteri dei diritti individuali oggetto del
giudizio, specificando i criteri in base ai quali i soggetti che chiedono di
aderire sono inclusi nella classe o devono ritenersi esclusi dall'azione'.
Nel merito, poi, i legali di Adusbef chiedono ''in
via principale di accertare e dichiarare responsabilità' della Banca Monte dei
Paschi di Siena S.p.A., ai sensi del Testo Unico della Finanza, per
informazioni incomplete e/o inesatte contenute nel bilancio al 31 dicembre 2010
e nel prospetto informativo depositato presso la Consob in data 17 giugno 2011
e, per l'effetto, condannare la Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A., in
persona del legale rappresentante pro tempore, al risarcimento di tutti i danni
subiti dai risparmiatori''.
Fonte:http://www.adusbef.it
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