È stato pubblicato a fine ottobre il rapporto promosso da
Legambiente, Ambiente Italia e il Sole 24 Ore, Ecosistema Urbano 2013,
che stila ogni anno la classifica dei comuni
italiani più virtuosi e
analizza la qualità ambientale delle nostre città.
Giunto ormai alla sua ventesima edizione, il rapporto assegna un
punteggio ai capoluoghi sulla base di diversi parametri. Innanzitutto
si considera la qualità dell’aria, ovvero la quantità di polveri
sottili presenti. Si passa poi al consumo idrico domestico, alla qualità delle condutture e alla percentuale di raccolta differenziata effettuata.
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Grande importanza viene data alla presenza di aree verdi e di piste ciclabili,
oltre all’offerta di trasporto pubblico. Infine si analizzano le politiche energetiche locali, i consumi elettrici
procapite e
l’utilizzo di energie rinnovabili.
Ma veniamo alla classifica. I risultati non sono per nulla
soddisfacenti, solo 11 comuni italiani
hanno raggiunto la sufficienza (60 su 100), e nessuno di loro si è
avvicinato al punteggio pieno.
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Le città sono state divise in 3 categorie in base alla
dimensione. Per i piccoli comuni troviamo Nuoro al terzo posto, Verbania al secondo e Belluno al primo. Il capoluogo veneto è stato
premiato per l’ottima qualità dell’aria e per la raccolta differenziata ormai
giunta al 70%.
Per i comuni di medie dimensioni abbiamo Parma e Bolzano al terzo e secondo posto, mentre Trento si aggiudica il primo, grazie al suo
costante impegno nella protezione dell’ambiente.
Per quanto riguarda le grandi città dello stivale, il bronzo va a Padova, l’argento a Bologna, e l’oro a Venezia. Avvantaggiata dalla bassa
presenza di automobili, la città ha conosciuto negli ultimi anni un
miglioramento della qualità dell’aria e ha aumentato la percentuale di raccolta
differenziata.
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Ma se in alcuni Comuni si registrano dei miglioramenti, negli
altri, la maggior parte, la qualità dell’aria e dell’acqua peggiora e gli
spazi verdi diminuiscono.
di ANNALAURA
Fonte:http://www.tuttogreen.it
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