Un risparmio per il Ssn del 29%
in tre anni rispetto alla terapia dialitica. Quasi doppi i costi economici e
sociali a carico dei pazienti non trapiantati e dei loro familiari rispetto ai
trapiantati
Il
trapianto di rene è, com'è noto, la terapia d'elezione per l'insufficienza
renale terminale. Ma si dimostra anche il trattamento più economico. Il costo
medio complessivo di un paziente trapiantato per il Sistema sanitario nazionale
è di 95.247 euro in un periodo di tre anni, contro i 123.081 euro stimati nello
stesso arco di tempo per un paziente non trapiantato e sottoposto a dialisi. Il
costo del trapianto è cioè inferiore del 29,2%.
Lo
studio realizzato dal Censis e dalla Società Italiana di Nefrologia, in
collaborazione con il Centro Nazionale Trapianti, e con il contributo
incondizionato di Pfizer, ha misurato i costi economici del trapianto di rene a
confronto con l'alternativa del non trapianto. In una fase in cui è
particolarmente acceso il dibattito sulle compatibilità economiche del Ssn,
diventa ancora più urgente, sotto il profilo scientifico e delle politiche
sanitarie, la verifica del costo reale di una terapia come il trapianto di
rene. Seppure considerata come quella d'elezione per i pazienti uremici
terminali, è particolarmente onerosa per le casse delle aziende ospedaliere e
delle Regioni. Ecco perché si è scelto di confrontarla con l'altro diffuso
approccio terapeutico: la terapia dialitica a tempo indeterminato.
Il
costo medio complessivo stimato per un paziente trapiantato in un periodo di
osservazione di tre anni ammonta a 95.247 euro. Di questi, 52.543 euro (pari al
55,2% del totale) sono relativi al trapianto stesso, corrispondenti
all'intervento chirurgico e alla degenza presso il Centro trapianti di rene. I
costi della fase post-trapianto, successivi alla dimissione, sono pari ai
restanti 42.704 euro (pari al 44,8% del totale). In quest'ultimo caso, la
terapia immunosoppressiva territoriale (i cui costi si stimano pari in media a
12.419 euro) e le complicanze, con ricoveri ospedalieri ricevuti dopo il
trapianto (12.226 euro), costituiscono le voci di costo più rilevanti. I
follow-up, ossia i controlli periodici sostenuti dal paziente dopo la
dimissione, comportano mediamente un costo di 7.020 euro.
I costi
invece riferibili ai pazienti non trapiantati per l'intero periodo considerato
sono pari a 123.081 euro. In questo caso, la dialisi costituisce di gran lunga
la voce di costo più significativa: in media 109.923 euro, pari all'89,3% dei
costi complessivi.
L'analisi
temporale evidenzia che al primo semestre i costi dei pazienti trapiantati sono
nettamente superiori a quelli dei pazienti non trapiantati, perché comprendono
il costo dell'attività di trapianto stessa. Ma già a partire dal secondo
semestre l'assistenza ai trapiantati genera un flusso di costi nettamente
inferiori a quelli rilevati per i pazienti non trapiantati. Dal terzo semestre
in poi i costi medi per i pazienti trapiantati continuano a scendere, mentre
quelli per i non trapiantati aumentano. All'inizio del quinto semestre (cioè
2,1 anni dopo il trapianto) i costi medi complessivi dei pazienti non
trapiantati raggiungono e superano quelli dei trapiantati.
Vanno
poi considerati i costi economici e sociali connessi alla condizione clinica
dei pazienti trapiantati e di quelli non trapiantati che rimangono a carico dei
pazienti stessi e delle loro famiglie. I costi diretti comprendono i ticket per
le prestazioni ambulatoriali, le parcelle per le prestazioni private, il costo
dei farmaci, gli esborsi per l'assistenza personale domiciliare (badante) e per
l'aiuto familiare (colf), il costo dei trasporti per raggiungere studi medici,
ospedali e ambulatori. I costi indiretti corrispondono invece alla
valorizzazione economica del tempo impiegato per sottoporsi a visite, esami,
terapie mediche e ricoveri ospedalieri, compreso il tempo impiegato dai
familiari del paziente per accompagnarlo e assisterlo.
Il
confronto mette in luce anche in questo caso il vantaggio rappresentato dal
trapianto di rene. I pazienti trapiantati, seppure soggetti a una serie di
limitazioni nella loro vita che si traducono spesso in costi indiretti (in
particolar modo per quanto riguarda la necessità di sottoporsi a controlli
medici frequenti, specie nei primi mesi successivi al trapianto), devono
sostenere costi mediamente inferiori rispetto a quelli affrontati dai pazienti
non trapiantati. Questi ultimi, infatti, sono costretti a utilizzare un gran
numero di ore della settimana (potenzialmente produttive) per sottoporsi alla
dialisi.
La differenza,
già cospicua, rilevata a proposito dei costi dell'assistenza a carico del Ssn
di trapiantati e non trapiantati diviene ancora più significativa se si
considerano anche i costi economici e sociali a carico dei pazienti stessi nel
periodo di osservazione. Si tratta complessivamente di 118.028 euro per i
trapiantati (95.247 a carico del Ssn e 22.781 a carico dei pazienti e dei loro
familiari) e di 165.886 euro per i non trapiantati (rispettivamente, 123.081
euro per il Ssn e 42.805 euro per i pazienti e i loro familiari).
Fonte: http://www.censis.it
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