Le
banche stanno mettendo in atto lo stesso “giochetto” del Governo: cambiano il
nome a tasse e balzelli, ma a pagare sono sempre i cittadini!
È
quello che sta succedendo con la CMS, la famigerata commissione di massimo
scoperto finalmente cancellata nel 2012, che ora viene reintrodotta in sordina
sotto il nome di CIV (acronimo di Commissione d’istruttoria veloce).
In
pratica, agli aumenti di spese su fidi e sconfini già avvenuti all’indomani
dell’abolizione della famigerata commissione, a distanza di pochi mesi questa
viene reintrodotta sotto il nome di CIV una commissione che le banche possono
chiedere a chi sconfina sul conto. Commissioni che, ad oggi, hanno raggiunto
livelli inauditi. Possono essere richiesti anche 50 Euro se si sfora per un
solo giorno.
Un
comportamento intollerabile, ai limiti dello strozzinaggio, che tra l’altro non
trova alcuna giustificazione nell’attuale situazione in cui versano le banche.
Infatti
i titoli e le obbligazioni dei maggiori istituti volano in borsa.
Inoltre
le banche continuano ad incassare lauti guadagni sia grazie all'ingiustificato aumento dello spread sui mutui (passato in pochi anni dall’1 al 3%, con un crescita
inversamente proporzionale a quella dei tassi di riferimento Euribor e Eurirs),
sia grazie all'applicazione di costi dei mutui e dei conti correnti ai livelli
più elevati d’Europa.
Chiediamo
che il Governo e l’ABI intervengano il prima possibile, per definire un
immediato calmieramento dei costi ed avviare una seria politica di confronto
con quanto avviene in tale settore a livello europeo.
Nessun commento:
Posta un commento