Mercoledì 15 gennaio il Parlamento europeo lancerà una votazione in seduta plenaria su una
risoluzione UE in materia di fauna selvatica che richiede un maggiore impegno e
leadership a Bruxelles e a livello dei singoli paesi per fermare con decisione
il commercio illegale di specie selvatiche all'interno dell'UE e nel mondo.
WWF e TRAFFIC sostengono con forza lo spirito di questa iniziativa, guidata dal deputato Gerben -Jan Gerbrandy e invitano tutti i membri del Parlamento europeo a garantire che l'UE adotti una risoluzione forte e decisa contro il traffico illegale di fauna selvatica.
La risoluzione chiederà l'intervento della Commissione europea e degli Stati membri per rafforzare e attuare pienamente la normativa vigente a livello comunitario e nazionale, migliorare i controlli alle frontiere, aumentare le sanzioni e le condanne per i trafficanti e rafforzare la cooperazione tra paesi europei e lo scambio di informazioni tra le agenzie competenti, come la polizia e la dogana per assicurare che nessun prodotto illecito di fauna selvatica entri e venga commercializzato nel mercato dell'UE. L'UE dovrebbe inoltre partecipare con i leader mondiali in uno sforzo comune a livello globale per aiutare i maggiori paesi esportatori a proteggere la loro fauna selvatica in via di estinzione, promuovendo campagne nei paesi consumatori come Cina, Thailandia e Vietnam per fermare la domanda di prodotti di animali selvatici illegali come corni di rinoceronte, ossa di tigre e avorio. Nei giorni scorsi ilgoverno cinese ha distrutto un grande quantitativo di avorio illegale.
Tony Long , direttore WWF EPO (l'Ufficio politico europeo) ha detto :
"Il traffico illegale di specie selvatiche minaccia la sopravvivenza di animali unici come i rinoceronti e gli elefanti africani, e molte specie sono oggi a serio rischio di estinzione. Come regione di transito per prodotti o parti illegali di fauna selvatica anche in rotta dall'Africa verso l'Asia, l'UE ha l' obbligo internazionale di garantire controlli adeguati per interdire il traffico e garantire che le organizzazioni criminali siano messe fuori gioco. Il Parlamento europeo deve dare un segnale forte e agire fin da ora contro il traffico illegale di fauna selvatica".
"Una migliore collaborazione con i paesi africani è fondamentale per fermare le attività criminali alla fonte, soprattutto data la crescente evidenza dei loro collegamenti con i conflitti civili e con le attività terroristiche che minano la sicurezza nazionale e globale. Il recente impegno della Commissione Europea di € 12.800.000 per sostenere il monitoraggio sul campo è un esempio di come l'UE può essere d’aiuto, mentre il prossimo vertice UE- Africa offre l'opportunità di costruire una effettiva collaborazione tra le nazioni, necessaria per affrontare la crisi del bracconaggio globale".
Stephanie von Meibom , direttore del TRAFFIC Europa ha dichiarato:
"Il Parlamento europeo deve mandare un messaggio forte, ai 28 Stati membri e alla Commissione europea, perché prendano sul serio i crimini contro la fauna selvatica e li trattino come farebbero con qualsiasi reato grave. Abbiamo bisogno di una polizia di frontiera più e meglio attrezzata, sanzioni per i trafficanti ben superiori a quelle attuali e coerenti in tutta l'UE e una migliore collaborazione e comunicazione tra gli Stati membri per proteggere la fauna selvatica e fermare il commercio criminale". "E ' indispensabile che tutti gli Stati membri siano all'altezza delle loro responsabilità di monitorare e controllare il commercio di fauna selvatica: ogni punto di debolezza nella rete dei controlli rischia altrimenti di essere preso di mira da chi è determinato ad aggirare la legge . "
Dante Caserta, Presidente del WWF Italia commenta:
“L'Italia rappresenta un mercato tra i più importanti al mondo per animali e legname, il primo importatore e trasformatore di pelli di rettile, un grande consumatore di lane pregiate, un sempre fiorente mercato di polpa e carta e tanto altro. Ci aspettiamo dunque che i nostri europarlamentari facciano responsabilmente la loro parte. Senza un controllo serio del mercato e una ferma condanna dell'illegalità' si mette in gioco la sostenibilità dei processi produttivi compromettendo gli equilibri naturali di paesi ai quali, invece, dovremmo garantire sostegno e supporto per una corretta gestione delle loro risorse”.
Fonte: http://www.wwf.it
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