lunedì 26 luglio 2010

Deltaplano: Italia campione d'Europa


D'un soffio sull'Austria, l'Italia, già campione del mondo di deltaplano, vince anche il titolo europeo in nove combattute gare nei cieli di Ager (Catalogna, Spagna), villaggio situato nella valle omonima a nord della regione del Noguera, zona pre pirenaica.

Presenti 22 nazioni per complessivi 91 piloti, alle spalle dell'Italia si sono classificate Austria e Svizzera. Gli austriaci hanno vinto oro ed argento individuali con Gerolf Heinrichs e Thomas Weissenberger, seguiti dall'ungherese Attila Bertok. Alessandro Ploner (Trento), campione del mondo in carica, ed Elio Cataldi (Vittorio Veneto, Treviso), i meglio piazzati tra gli azzurri.

Facevano parte della squadra nazionale anche Christian Ciech, trentino trapiantato a Varese, Davide Guiducci di Reggio Emilia, Filippo Oppici di Parma, l'alto atesino Anton Moroder, campione italiano 2010, e Marco Borri di Biella. In particolare Ploner e Ciech si sono distinti vincendo una task ciascuno.

Impegnativi i percorsi di gara, tra i 67 e 194 km, che si sono sviluppati nella valle di Ager, limitata a nord dalla catena del Montsec, a sud della Sierra de Montcls, con il Coll d'Ares (1586 m) ed il monte Sant Alís (1675 m) quali cime più salienti.

Il prossimo appuntamento per i piloti di deltaplano sarà dal 30 luglio al 8 agosto a Sigillo (Perugia) per le gare pre-mondiali, evento propedeutico ai campionati del mondo che si terranno nella stessa località e periodo nel 2011.

Nel frattempo a Malcesine (Verona), nella cornice del lago di Garda, si è tenuta Adrenalina Splash, una festa di volo in parapendio organizzata dal Paragliding Malcesine, con aggiunta di esibizioni di bike trial, base jumper, musica dal vivo e buona cucina. Nella gara acro ha vinto il pilota locale Roberto La Fauci, secondo il tedesco Ralf Reiter e terzo un altro pilota del posto, Italo Miori. Gli atterraggi in acqua, con recupero di piloti ed attrezzature tramite quattro gommoni predisposti ad hoc, hanno divertito il pubblico presente, mentre chi non sbagliava terminava il suo volo lungo la riva del lago o su una zattera galleggiante.

Fonte: Federazione Italiana Volo Libero

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