I
costi di Camera (1.062,3 milioni di euro) e Senato (566,947 milioni di euro)
per il 2013, secondo i bilanci interni approvati e tratti dai rispettivi siti,
ammontano complessivamente a 1.628 milioni di euro, con una spesa quotidiana di
4.462.000 euro al giorno.
Sono
i cosiddetti “costi” della democrazia per il funzionamento del parlamento, che
ha il compito di esercitare la funzione legislativa; la funzione di controllo
sul governo (che non è stato ancora costituito); le funzioni di indirizzo
politico.
Non
essendosi ancora costituito un governo, sia per i risultati scaturiti da una
brutta legge elettorale i quali non hanno offerto una maggioranza omogenea, che
per l’ingorgo istituzionale derivante dalle elezioni del presidente della
Repubblica, non si sono formate le commissioni permanenti (che potevano
benissimo formarsi), né è iniziata la funzione legislativa intesa come
preparazione, esame ed approvazioni di leggi e di manovre economiche necessarie,
per portare l’Italia oltre la recessione.
In
attesa dell’elezione del Presidente della Repubblica, iniziata oggi, sono stati
finora pari a 232 milioni di euro i costi ufficiali di 52 giorni di assenza di
Governo e di un parlamento con poteri sufficienti, per affrontare i gravi
problemi del paese, sprofondato in una crisi drammatica, con centinaia di
suicidi, l’aumento di fallimenti e pignoramenti, la disoccupazione giovanile
arrivata al 39%, l’economia strozzata dall'avidità dei banchieri e dagli alti
tassi di interessi superiori ad almeno 1 punto rispetto alla media Ue, il
dramma degli esodati, la pressione fiscale al 52%.
Fonte: http://www.adusbef.it
Nessun commento:
Posta un commento