martedì 23 marzo 2010

Immigrazione: UNHCR, invasione domande asilo mito da sfatare


Il numero totale di richiedenti asilo nei paesi industrializzati rimane stabile per il 2009. È quanto emerge dal rapporto statistico preliminare dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) che misura i livelli e le tendenze dell’asilo nei paesi industrializzati.

“L’idea secondo la quale c’è un’invasione di richiedenti asilo nei paesi più ricchi va smitizzata,” ha detto l’Alto Commissario ONU per i rifugiati António Guterres. “Nonostante quanto affermano alcuni populisti, i nostri dati ci indicano che i numeri sono rimasti stabili.”

Rispetto al 2008 il numero totale di richiedenti asilo è rimasto stabile con 377mila domande, nonostante le significative differenze regionali evidenziate dal rapporto. Il numero di domande di asilo è aumentato in 19 paesi, mentre è calato in 25. Da rilevare l’incremento del 13% nei paesi del nord Europa con 51.100 nuove domande, la cifra più alta negli ultimi sei anni. Al contrario il numero di domande presentate nei paesi dell’Europa meridionale è calato del 33% con 50.100 richieste di asilo, ciò è dovuto principalmente ad un significativo calo in Italia (-42%), Turchia (-40%) e Grecia (-20%).

In Italia tale diminuzione può essere anche attribuita alle politiche restrittive attuate nel Canale di Sicilia da Italia e Libia. Va rilevato come una gran parte di coloro che hanno raggiunto le coste italiane fino al mese di maggio 2009 aveva fatto domanda di asilo.

In aumento i richiedenti asilo afghani

Il principale paese di provenienza dei richiedenti asilo è l’Afghanistan con 26.800 domande di asilo, 45% in più rispetto al 2008. L’Iraq scende al secondo posto con circa 24mila domande, mentre la Somalia scende in terza posizione con 22.600 domande di asilo. Fra i principali paesi di origine è anche il caso di menzionare Federazione Russa, Cina, Serbia e Nigeria.

Il rapporto annuale dell’UNHCR analizza i livelli e le tendenze relative alle domande di asilo nei 27 paesi dell’Unione Europea, in Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Islanda, Lichtestein, Montenegro, Norvegia, Serbia, Svizzera, Macedonia e Turchia. L’analisi statistica copre inoltre Stati Uniti, Canada, Australia, Giappone, Nuova Zelanda e Repubblica di Corea.

Gli Stati Uniti si confermano come principale paese di destinazione di richiedenti asilo per il quarto anno consecutivo con il 13% delle domande per un ammontare di circa 49mila domande, presentate in particolare da cittadini cinesi.

Come seconda meta di asilo c’è la Francia che ha ricevuto 42mila nuove domande nel 2009, un incremento del 19% rispetto al 2008, dovuto principalmente all’aumento di richieste provenienti da cittadini serbi, prevalentemente di origine kosovara.

Il Canada, pur rimanendo al terzo posto, nel 2009 ha visto diminuire il numero di domande presentate del 10% con 33mila richieste.

Il calo è dovuto principalmente alla riduzione di domande presentate da cittadini messicani e haitiani. Di seguito, anche il Regno Unito ha registrato un calo e si attesta sulle 29.800 domande di asilo, il numero più basso negli ultimi 15 anni. D’altro canto, la Germania registra un aumento del 25% con 27.600 domande presentate nel 2009 e rappresenta il quinto paese di destinazione di richiedenti asilo.

Questi cinque paesi insieme hanno ricevuto il 48% del numero totale di domande di asilo presentate nel 2009.

Per quanto riguarda i paesi di origine, circa la metà del totale dei 377mila richiedenti asilo proviene da Asia e Medio Oriente (45%) seguiti da Africa (29%), Europa (15.5%) e Americhe (9%).

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