venerdì 26 marzo 2010

PAKISTAN: 1,7 MILIONI DI AFGHANI RICEVONO LA CONVALIDA DEI LORO DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE


L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è lieto della decisione del Pakistan di permettere a un milione e 700mila afghani registrati di rimanere nel Paese per altri tre anni, mentre continua il programma di rimpatri volontari in Afghanistan. Negli ultimi 30 anni il Pakistan ha dimostrato un grande impegno nella protezione dei rifugiati afghani, i quali sono intrappolati in una della situazioni di esilio protratto peggiori del mondo. Il Pakistan ospita la più numerosa popolazione di rifugiati nel mondo con l’aiuto dell’UNHCR.

La nuova Strategia per la Gestione degli Afghani in Pakistan, approvata mercoledì dal governo afghano, prevede l’estensione, fino alla fine del 2012, della validità dei documenti che attestano la registrazione. Questi documenti vengono emessi a favore dei rifugiati afghani registrati. I documenti di registrazione già esistenti, scaduti lo scorso 31 dicembre, saranno sostituiti da nuovi documenti che conterranno migliori elementi di identificazione.

Il documento è un’importante forma di identificazione per i rifugiati afghani che attesta il loro diritto legale di restare nel Paese, quindi li protegge anche in modo significativo contro un’eventuale detenzione o deportazione - soprattutto a seguito dei severi provvedimenti contro gli stranieri e gli immigrati irregolari sospetti sulla scia di attacchi terroristici.

Oltre 3,5 milioni di afghani sono tornati dal Pakistan con l’aiuto dell’UNHCR dal 2002, mentre più di un milione sono tornati con mezzi propri. L’operazione di rimpatrio volontario è ripresa questa settimana dopo la pausa invernale, dai centri dell’UNHCR a Peshawar, città della Provincia delle Frontiera di Nord Ovest, e a Quetta, nella provincia meridionale del Balochistan. L’UNHCR continua ad impegnarsi per proseguire il suo lavoro con i governi del Pakistan e dell’Afghanistan al fine di individuare soluzioni durature per i rifugiati afghani.

La nuova Strategia per la Gestione degli Afghani in Pakistan inoltre estende l’Accordo Tripartito tra UNHCR, Pakistan e Afghanistan per altri tre anni affinché il rimpatrio graduale di afghani continui in sicurezza e dignità e in considerazione della situazione della sicurezza e della capacità dell’Afghanistan di assorbire i rifugiati rimpatriati.

L’UNHCR mobiliterà ulteriori aiuti per le comunità locali pakistane che hanno ospitato rifugiati afghani. In questo modo si affronteranno i problemi legati al degrado ambientale, alla ristrutturazione delle infrastrutture e dei servizi sociali come previsto dal programma per le Aree di Accoglienza dei Rifugiati - un programma della durata di 5 anni che dispone di 140 milioni di dollari creato da diverse agenzie delle Nazioni Unite.

Ieri l’Alto Commissario dell’UNHCR Antonio Guterres ha chiesto alla comunità internazionale di incrementare i suoi sforzi per aiutare il Pakistan ad ospitare i rifugiati afghani. La nuova strategia del Pakistan include anche dei provvedimenti per alcuni degli afghani non registrati e apre la strada per una politica di gestione dei confini più ampia. Un sistema di visti regolerà la permanenza degli uomini d’affari, degli studenti e di altre categorie. Le famiglie che hanno perso il capofamiglia e sono quindi guidate da donne avranno l’autorizzazione a restare.

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