Roma,
14 gennaio 2013: In vista delle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio e della
nuova legislatura, un significativo gruppo di organizzazioni della società
civile lancia un Appello intitolato: “La cooperazione internazionale allo sviluppo: tessuto
connettivo della comunità globale” e chiede ai candidati di tutti gli
schieramenti un preciso e forte impegno su dieci punti.
L’impegno per la cooperazione internazionale allo sviluppo può essere un elemento distintivo dell’identità degli schieramenti politici e come tale può contribuire a orientare la scelta degli elettori. Le organizzazioni promotrici dell’Appello, che contano diversi milioni di cittadini che le sostengono e ne condividono i valori, chiedono alle forze politiche di dichiarare la propria posizione e di prendere impegni precisi su dieci punti fondamentali per il futuro della cooperazione internazionale allo sviluppo.
L’impegno per la cooperazione internazionale allo sviluppo può essere un elemento distintivo dell’identità degli schieramenti politici e come tale può contribuire a orientare la scelta degli elettori. Le organizzazioni promotrici dell’Appello, che contano diversi milioni di cittadini che le sostengono e ne condividono i valori, chiedono alle forze politiche di dichiarare la propria posizione e di prendere impegni precisi su dieci punti fondamentali per il futuro della cooperazione internazionale allo sviluppo.
In questi giorni l’Appello sarà inviato a tutti i soci, sostenitori, volontari e contatti delle organizzazioni promotrici, diffuso ai media e all’opinione pubblica e ai principali candidati alle elezioni politiche. Questi ultimi saranno invitati a rispondere all’Appello e a presentare e dibattere le loro posizioni in un evento pubblico nelle settimane precedenti le elezioni.
Le organizzazioni promotrici:
• AIDOS - Arcs-ARCI - Associazione ONG Italiane - CINI
Coordinamento Italiano Network Internazionali (Actionaid, AMREF, Save the
Children, Smile Train, Terre des hommes, VIS) - CMSR - Centro Mondialità
Sviluppo Reciproco di Livorno - COASIC - Coordinamento ONG e Associazioni
di Solidarietà Internazionale della Campania - COCIS - CoLomba – Coordinamento
delle ONG Lombarde - Comunità Papa Giovanni XXIII - CONGER - Coordinamento
delle ONG dell'Emilia Romagna - CONGASS - Coordinamento ONG e Associazioni di
Solidarietà Siciliane - Coordinamento ONG e Associazioni di Cooperazione
Internazionale della Toscana - COP - Consorzio delle ONG Piemontesi -
Cooperazione Lazio - Coordinamento ONG del Lazio - COSPE - Cooperazione per lo
Sviluppo dei Paesi Emergenti - Dokita onlus - FOCSIV- Federazione Organismi
Cristiani di Servizio Internazionale Volontario - GCAP Italia – Coalizione
italiana contro la povertà - IPSIA-ACLI - Link 2007 - Cooperazione in Rete
(Cesvi, Cisp, Coopi, Cosv, Medici con l’Africa Cuamm, GVC, ICU, Intersos, Lvia)
- Mani Tese - Marche Solidali - Coordinamento delle Organizzazioni Marchigiane
di cooperazione ed educazione allo sviluppo - Osservatorio Italiano sull'Azione
Globale contro l'AIDS - Oxfam Italia.
Fonte: http://www.actionaid.it
non se ne ha abbastanza di questi squallidi propagandisti del nuovo ordine mondiale?
RispondiEliminaQuale società civile questa che fa propaganda per le guerre del pentagono? Che dicono dell'aggressione alla Libia, Siria ed ora Mali?
SOstengono la tanto umanitarista ONU che ha avallato queste operazioni coloniali fornendo armi a mercenari che il Libia hanno sterminato i neri? Che fanno manifestazioni sotto le ambasciate siriane affinché si intervenga militarmente per far capire ai siriani chi deve comandare in casa loro?
Bella sta società civile
Ecco un esempio di codesta società civile guerrafondaia
http://risveglioglobale.blogspot.it/2013/01/lagenda-di-avaaz.html
interroghiamoci su cosa voglia dire cooperazione internazionale dello sviluppo.
RispondiEliminaSi chiama così il saccheggio sistematico delle risorse altrui tramite le Ong finanziate dall'Onu?
O come Usaid?
http://altrenotizie.org/esteri/4937-usaid-spie-travestite-da-volontari.html
I LEGAMI INCESTUOSI TRA LE ONG, GLI STATI E LE MULTINAZIONALI
http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=31261
Negli articoli sopra c'è quanto basta per ripensare all'etica di certa società civile che si spaccia migliore mentre spaccia il verbo del razzismo più bieco. Usare i paesi da "aiutare" come mercati ai quali destinare prodotti e sfruttamento