Nel
mese di gennaio, il freddo ha ucciso almeno 17 persone tra cui 11 bambini nei
campi allestiti per ospitare gli sfollati interni dell'Afghanistan.
Amnesty
International, come già fece un anno fa, ha sollecitato maggiori aiuti
umanitari per superare i mesi invernali senza ulteriori tragedie. Le
organizzazioni locali hanno più volte criticato il governo afgano e la comunità
internazionale per l'irregolarità e l'inadeguatezza dell'assistenza fornita
agli sfollati: niente cibo e riserve per il riscaldamento insufficienti per
affrontare tutto l'inverno.
Le 17 vittime si sono registrate nei campi delle province di Kabul ed Herat.
Amnesty International ha parlato coi rappresentanti degli sfollati di un campo della provincia di Balkh. Questi, sotto la neve e con scarso cibo, hanno riferito di non aver ricevuto alcun aiuto, nonostante le ripetute richieste al governo e alle agenzie internazionale.
Nella provincia di Herat, secondo quanto appreso da Amnesty International, l'assistenza privilegia i rifugiati che rientrano in Afghanistan dall'estero, mentre quella ai profughi interni verrebbe ostacolata dalle autorità locali, secondo le quali più aiuti si forniscono e meno si incentivano gli sfollati a fare rientro nelle loro zone di provenienza.
Nell'inverno 2011-12 il freddo aveva provocato oltre 100 morti, per lo più
bambini.
Fonte: http://www.amnesty.it
se quando escono per raccogliere la legna ci pensano i droni a sterminarli Amnesty ha qualcosa da dichiare?
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