Al
processo contro la gerarchia nazista tenutosi a Norimberga dal 1945 al ’46, il
procuratore generale Benjamin Ferencz sancì che «la guerra d’aggressione
contro una nazione sovrana sarà da ora considerato il crimine supremo».
Giratevi a Est, per favore. A due passi da noi c’è l’olocausto di un popolo
distrutto da una guerra d’aggressione. E anche questa volta l’aggressore
principale è tedesco. Le notizia che arrivano dalla Grecia sono di quelle che
uno non ci può credere. Li hanno ricacciati al medioevo. I greci stanno
disboscando i parchi, i campi e le colline per scaldarsi. Buttano nel fuoco i
libri di casa, i mobili, qualsiasi cosa bruci, con vernici e tutto. Ad Atene le
malattie polmonari sono aumentate del 300% a causa dei fumi della legna arsa
negli appartamenti. Ma vi rendete conto? Bruciano legna in casa, nel condominio,
per non morire di freddo.
La
Grecia dagli anni ’70 alla fine degli anni ’90 cresceva, aveva un reddito pro
capite solo di poco inferiore al resto d’Europa, infatti importava una montagna
di prodotti soprattutto dalla Germania. Usava i deficit di bilancio, come
l’Italia, come il Giappone, come la Francia. Poi è arrivata l’Eurozona e, a
ruota, la catastrofe finanziaria globale. Ma peggio: arrivano i terroristi del debito
pubblico, quelli che nonti dicono che il problema non è il
debito troppo alto, ma un debito altodenominato in una moneta non tua, che devi
prendere in prestito dalle banche internazionali, cioè l’euro. Quella è la
catastrofe, ma non te lo dicono. E arrivano le ricette dei criminali tecnocrati
europei per la Grecia. Arriva anche lì il golpe finanziario che installa il
Monti greco (Papademos) eccetera, eccetera.
La
tecnocrazia e gli speculatori internazionali hanno aggredito la Grecia per
letteralmente spolparla viva. E’ una guerra d’aggressione, con i morti,
sì, coi morti. Centinaia di morti per mancanza di farmaci negli ospedali, i
suicidi, e poi quei tre bambini arsi vivi a dicembre proprio perché si bruciava
legna in casa per il freddo. Poi tutto il resto dell’orripilante corredo che
viene con l’estrema povertà. I criminali non hanno limiti nella perfidia. Di
fronte a questo olocausto, la Troika di Commissione Ue, Bce e Fondo Monetario
ha preteso ieri dal governo greco un ulteriore aumento delle tasse e
soprattutto dell’elettricità. La spirale verso l’inferno della Grecia non ha
sosta, i numeri non mentono: gli stessi criminali, mentre contemplano ottusi lo
sfacelo delle loro ricette, ammettono che la Grecia il prossimo anno crescerà
in negativo di nuovo: -4,5%. Ma…
…
lui, uno dei tanti che dovrebbero essere trascinati a Norimberga domani
mattina, cioè Mr. Daniel Loeb, gestore dell’hedge fund americano “Third Point”,
ha fatto una barca di centinaia di milioni di euro sfruttando la disperazione
delle finanza greche, e la conseguente devastazione delle famiglie
greche. Quando la Grecia ristrutturò il suo debito fra marzo e agosto, Mr. Loeb
si comprò un bel pacchetto di titoli greci per 17 centesimi di euro per ogni
euro di valore teorico. Poi ha aspettato che le successive Austerità “naziste”
ridessero fiducia ai mercati alzando il valore dei titoli greci, ma straziando
la gente sempre più, e Loeb a quel punto li ha rivenduti incassando una
incredibile fortuna. Capite come funziona? Un bel gioco fatto su un pc a
Manhattan che ti rende soldi se l’olocausto economico di un popolo va come vuoi
tu, e incassi miliardi. E li incassano anche quelli che oggi comprano beni
pubblici greci a prezzi da discount market, quelli che trovano manodopera
greca a 400 euro al mese, quelli che… gli speculatori.
Mi
chiamo Paolo Barnard, nel rispetto delle leggi e nel mio inequivocabile ripudio
della violenza, io faccio un sogno, che, sottolineo, è solo un sogno: che il
prossimo team della Troika che visita Atene venga preso a furore di popolo e
arso vivo in uno di quegli appartamenti dove si ardono i mobili di casa per non
morire di freddo. Perché lo so che le parole di Benjamin Ferencz oggi valgono
come una cicca di sigaretta su un marciapiede. Norimberga non ci serve a nulla
in questo olocausto.
(Paolo
Barnard, “Ho un sogno, ma si badi, solo un sogno: bruciarli vivi”, dal blog di Barnard del
13 gennaio 2013).
Tratto
da: http://www.libreidee.org
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