CHI
CONTROLLA IL PETROLIO CONTROLLA LE NAZIONI,CHI CONTROLLA IL CIBO CONTROLLA IL
POPOLO
è
questo il pensiero di Henry Kissinger, ex Segretario di Stato dell’era Nixon e
Ford e membro portante del gruppo Bilderberg.Forse la possente azione
dell’Unione europea, imbastita per dare l’assalto alla sovranità alimentare dei
singoli stati, ha avuto origine da questo spassionato consiglio del famoso
politico statunitense. Fin dal 1998 è in vigore una direttiva comunitaria che
riserva la commercializzazione e lo scambio di sementi alle ditte sementiere
(Monsanto e altre multinazionali) vietandolo agli agricoltori. Ciò che i
contadini hanno fatto per millenni è diventato un reato. Per far fronte a
questa imposizione sono nate varie associazioni di volontari impegnati nel
recupero delle varietà antiche e tradizionali, con lo scopo di preservare e
distribuire a chi le richiede, sementi fuori dal catalogo ufficiale affidato
alle mani delle multinazionali. Con sentenza del 12 luglio, la Corte di
Giustizia della UE ha confermato il divieto di commercializzare le sementi
delle varietà tradizionali e diversificate che non sono iscritte nel catalogo
ufficiale europeo. Con questa sentenza sono messe fuorilegge anche le suddette
associazioni di volontari. Essi sono criminali delle sementi, sporchi
tradizionalisti che mirano alla condivisione incontrollata del bene comune.
MA NON E’ FINITA QUI
Il nostro premier golpista Mario Monti
ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale contro l’agricoltura a “chilometro
zero”. In pratica il governo vuole bloccare alcuni atti normativi della Regione
Calabria, rea di aver legiferato oltre la sue competenze stabilite in materia.
Secondo
il governo oligarchico la legge regionale contiene delle disposizioni che, nel
favorire la commercializzazione dei prodotti regionali, ostacolerebbero la
libera circolazione delle merci in contrasto con i principi comunitari. In
sostanza, la normativa regionale viene considerata alla stregua di un provvedimento
di natura quasi autarchica tale che i prodotti regionali avrebbero un vantaggio
considerato contrario al principio di libera circolazione delle merci rispetto
ai prodotti extraregionali.(Qui troverete il Comunicato ufficiale del governo
tecnocrate contro l’agricoltura a “Km zero”).E’ chiaro che il ricorso mira a
liberare il campo alle multinazionali da qualsiasi tipo di concorrenza. Distruggono
le aziende locali, devastano il tessuto sociale e rendono il popolo
completamente dipendente da strutture extraterritoriali e multinazionali senza
scrupoli. Annientano la tradizione, distruggono l’identità e le coscienze per
imporre il loro progetto di governo mondiale. Il controllo delle sementi,
quindi dell’agricoltura, e di conseguenza degli alimenti è il chiaro segno che
si aprono il varco per l’introduzione delle colture Ogm.Attentano alla basi
della coesione sociale. L’agricoltura, ricordiamolo, è un bene comune nato
10.000 anni fa. Da quando l’uomo ha fatta propria questa arte, sono nati i
primi centri urbani, le prime aggregazioni civili, è stata la base dello
sviluppo della società che oggi andiamo demolendo. Il culto dell’uguaglianza e
dell’omologazione sta per convertire le diversità agro-alimentari. Quando tutto
il cibo apparterrà alle multinazionali come faremo? E’ questa l’anticamera
della nuova schiavitù?
fonte
: http://www.ecplanet.com
Redatto
da Pjmanc http:/ il fattaccio
Tratto da: http://ilfattaccio.org
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