Brutte
notizie per i lavoratori
dipendenti italiani: rispetto al
2011, la tredicesima di quest’anno sarà più leggera. I calcoli,
realizzati dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre, ci dicono che
un operaio specializzato, con un reddito lordo annuo di poco superiore ai
20.600 euro, si troverà con una tredicesima decurtata di 21 euro. Un impiegato,
con un imponibile Irpef annuo leggermente superiore ai 25.100 euro,
perderà 24 euro. Un capo ufficio, invece, con un reddito lordo annuo di quasi
49.500 euro, percepirà una tredicesima più leggera di 46 euro.
Quali sono le ragioni di questa decurtazione ?
“Purtroppo – sottolinea il segretario della CGIA di Mestre Giuseppe Bortolussi – quest’anno l’inflazione cresciuta
più del doppio rispetto agli aumenti retributivi medi maturati con i rinnovi
contrattuali. Se nei primi 9 mesi di quest’anno il costo della vita è cresciuto
del 3,1%, l’indice di rivalutazione contrattuale Istat è salito solo dell’
1,4%. Pertanto, nei primi 9 mesi di quest’anno, rispetto allo stesso periodo
del 2011, il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti è diminuito”.
Dall'Ufficio studi della CGIA fanno notare che le retribuzioni del 2012 sono state “ritoccate” all'insù grazie all'applicazione dell’indice di rivalutazione contrattuale
ISTAT che è aumentato del + 1,4%. Dopodiché, il valore delle tredicesime
riferite al 2012 è stato deflazionato, utilizzando l’indice generale dei prezzi al consumo delle famiglie di operai e impiegati
cresciuto, secondo l’Istat, del + 3,1%. Non essendo ancora disponibile la
variazione annua riferita a tutto il 2012, i due indici sopra descritti
sono stati calcolati sulla base del confronto ottenuto tra i primi 9 mesi del
2012 e lo stesso periodo del 2011.
“Sarebbe un bel regalo di Natale – prosegue Giuseppe
Bortolussi – se il Governo detassasse una quota parte della tredicesima. E’
vero che le risorse sono poche, ma un taglio del 30% dell’Irpef potrebbe
costare alle casse dello Stato tra i 2 e i 2,5 miliardi di euro. Un mancato
gettito che, probabilmente, potrebbe essere coperto attraverso un’attenta
razionalizzazione della spesa pubblica. Per contenere ancor più la spesa, si
potrebbe concentrare la detassazione solo sui redditi più bassi”.
Secondo le stime effettuate dalla CGIA di Mestre, un eventuale
taglio del 30% dell’Irpef che grava sulle tredicesime lascerebbe nelle tasche
di un operaio 115 euro in più, 130 euro in quelle di un impiegato e oltre 315
euro in quelle di un capo ufficio.
“Visto
l’avvicinarsi del Natale – conclude Bortolussi – mai come in questo momento
abbiamo la necessità di lasciare qualche soldo in più nei portafogli delle
famiglie italiane. Ricordo che a dicembre bisognerà pagare il saldo dell’Imu e
una serie di bollette molto pesanti. Pertanto, se non ci sarà qualche
provvedimento a sostegno delle famiglie, prevedo che i consumi natalizi saranno
molto modesti, con effetti economici molto negativi per i bilanci degli
artigiani e dei commercianti”.
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