7 ottobre 2008, giorno del ricordo per non dimenticare gli 11 mila morti civili Afghani provocati da una guerra inutile voluta dall’Amministrazione USA.
Sono trascorsi 8 anni dall’inizio di una guerra inutile in Afghanistan voluta dall’amministrazione Americana guidata dal sanguinario di turno assetato di sangue e di vendetta, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 che causarono 2.700 vittime. Attentato con poche luci e tante ombre.
Il mondo intero si strinse nel dolore dell’America, da quel momento, il sanguinario Presidente Americano, forte dell’appoggio dell’opinione pubblica USA e del mondo politico internazionale, decise di mostrare la forza di una super potenza, convinto che gli amici di AL-QAEDA e i Talebani di un tempo, vedendo lo schieramento militare imponente del mondo intero, si sarebbero spaventati e sarebbero tornati alla ragione. Questi amici Talebani armati dagli Usa per respingere gli invasori Russi non volevano sentire ragione e allora da amici diventarono i nemici attuali dell’amministrazione Americana.
Nei primi sei mesi di guerra, le forze aeree Usa sganciarono sul territorio Afghano 250 mila bombe a grappolo, la maggior parte delle quali sono rimaste inesplose.
A pagare le conseguenza di questa inutile guerra sono i civili: donne, uomini, anziani e bambini.
Il 7 ottobre 2001 alle ore 20.45 circa dell’Afghanistan, le 16.15 ora italiana, le forze armate Anglo Americane iniziarono un bombardamento aereo. Solo con i bombardamenti aerei del 2001-2002 morirono più di 3 mila civili.
A otto anni di distanza, la guerra ha provocato la morte di quasi 11 mila civili afgani, di cui oltre 3 mila vittima degli attacchi talebani e almeno 7 mila uccisi dalle truppe alleate. Inoltre sono morti 21 soldati italiani, 1.400 soldati alleati, 6 mila soldati e poliziotti afgani e circa 25 mila guerriglieri talebani, quindi, almeno 43 mila vite umane sono state stroncate in otto anni di guerra inutile.
Nei primi sei mesi di guerra, le forze aeree Usa sganciarono sul territorio Afghano 250 mila bombe a grappolo, la maggior parte delle quali sono rimaste inesplose.
A pagare le conseguenza di questa inutile guerra sono i civili: donne, uomini, anziani e bambini.
Il 7 ottobre 2001 alle ore 20.45 circa dell’Afghanistan, le 16.15 ora italiana, le forze armate Anglo Americane iniziarono un bombardamento aereo. Solo con i bombardamenti aerei del 2001-2002 morirono più di 3 mila civili.
A otto anni di distanza, la guerra ha provocato la morte di quasi 11 mila civili afgani, di cui oltre 3 mila vittima degli attacchi talebani e almeno 7 mila uccisi dalle truppe alleate. Inoltre sono morti 21 soldati italiani, 1.400 soldati alleati, 6 mila soldati e poliziotti afgani e circa 25 mila guerriglieri talebani, quindi, almeno 43 mila vite umane sono state stroncate in otto anni di guerra inutile.
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