domenica 11 ottobre 2009

Periferia della Capitale. Stretta nella morsa del degrado e dell’ insicurezza

Sicurezza e degrado. Molto è stato detto, ma poco è stato fatto. La classe politica per appagare il malcontento degli Italiani, durante le campagne elettorali, incentrarono la loro attenzione sugli immigrati praticamente gli ultimi degli ultimi i disperati, nascondendo i veri problemi che affliggono gli Italiani, come la casa argomento accantonato da circa venti anni dalla classe politica italiana, l’ invivibilità delle grandi città e in modo particolare nelle periferie, a circa un anno e mezzo dell’insediamento della nuova giunta capitolina cosa è Cambiato?

Secondo una indagine condotta a Roma dall’Osservatorio nazionale permanente sulla sicurezza in collaborazione con Comune e Municipi, in periferia nulla è cambiato anzi i problemi sono aumentati.

Dopo i tragici fatti del 30 ottobre 2007 occorsi nella zona di Tor di Quinto, a Roma, i politici, che iniziavano la competizione elettorale, come per incanto si trasformarono in sceriffi e paladini della sicurezza, con la partecipazione dei media che in quel periodo ogni giorno sbattevano in prima pagina il mostro, straniero, di turno iniziando il martellamento sull’insicurezza.

Dopo le elezioni politiche e amministrative e la spartizione dei poteri, come per incanto, ad ascoltare media e politici, le città sono tornate sicure pulite e tutto funziona.
Ma L’indagine condotta dall’Osservatorio nazionale permanente sulla sicurezza in collaborazione con Comune e Municipi, dimostra che: i servizi e la sicurezza in periferia sono identici a prima della campagna elettorale. Il test, ha così verificato i servizi nei quartieri capitolini, la medaglia d’oro è andata al II Municipio che comprende il quartiere Parioli e il non qualificato è stato l’VIII Municipio, per intenderci il quartiere dormitorio che ultimamente è passato alla ribalta della cronaca nera: Tor Bella Monaca. Dai questionari proposti ai cittadini nei 20 Municipi emerge che il maggior gradimento per i servizi erogati si registra ai Parioli dove il 57% degli abitanti reputa la gestione positiva. Al secondo posto si classifica l’ XI Municipio, Garbatella, Ardeatino con il 55% dei pareri positivi e al terzo posto il I Municipio “Centro Storico” con il 46% di pareri Favorevoli.

Situazione opposta nei Municipi periferici dove le percentuali di gradimento non superano mai il 25%, con il quartiere le Torri, attestandosi al valore minimo del 10%.

Qui, come in gran parte dell’ hinterland, le principali cause dei disservizi sono individuate dai cittadini, dal bisogno della casa al degrado: ai marciapiedi sporchi ai cattivi odori per scarso servizio di raccolta rifiuti, alle strade dissestate, alla mobilità, alle poche forze dell’ordine dislocate sul territorio. Alla domanda cosa non vi fa sentire sicuri, il 75% degli intervistati ha risposto il traffico intenso e caotico, il 45% poca polizia, il 30% la scarsa illuminazione.

Invece per il Primo cittadino, che appare ottimista in quanto non vive nei quartieri dormitorio, ha riferito che “Questi dati sono assolutamente positivi e smentiscono il clima cupo che l’opposizione tentava di dipingere. C’è stato un calo dei reati del 30%”.

Le forze dell’ordine nella capitale sono aumentate?
La poca serenità dei cittadini è dovuta anche alla mancanza di agenti nei quartieri, specialmente in quelli periferici. Secondo la Confederazione sindacale autonoma di polizia (Consap), nella capitale, sono circa duecento le auto in riparazione e quelle disponibili hanno in media una percorrenza che va dai 100 ai 150mila chilometri.
Una pianta organica di 3.600 agenti nella Capitale, ma ben 1.500 mancano all’appello e le assunzioni sono bloccate da quasi dieci anni. Il poliziotto di quartiere, poi, resta un’utopia.
Soltanto il dieci per cento dei 33 commissariati della Capitale riesce a garantire la copertura del servizio.

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