sabato 16 novembre 2013

VOLI DI STATO: ADUSBEF DENUNCIA IL MINISTRO SACCOMANNI A PROCURA E CORTE DEI CONTI

Non sappiamo se la Procura della Repubblica di Roma e la Procura Generale della Corte dei Conti, alle quali Adusbef si è rivolta, archivieranno l’esposto, ma di fronte alle sofferenze di milioni di italiani saccheggiati ed impoveriti da una crisi sistemica prodotta dall'avidità dei banchieri e dai loro distratti controllori ed a decine di migliaia di famiglie sfamate ogni giorno nelle mense della Caritas, avevamo il dovere morale di denunciare una palese violazione del ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, alla circolare della presidenza del Consiglio, su usi ed abusi dei voli di Stato.    

Il Ministro dell’Economia Saccomanni nei giorni scorsi, invece di utilizzare un normale volo di linea per andare a Bruxelles (dove ha preso sonori schiaffi dal commissario Europeo Olli Rehn che ha bocciato la legge di stabilità), ha scelto una partenza comoda sul jet del 31.mo Stormo, addossando il relativo costo di circa 10.000 euro agli italiani.  


Nel degrado politico,etico e morale dell’Italia, spiace rilevare che sono proprio gli uomini della Banca d’Italia a dare i peggiori esempi ai cittadini ed alle famiglie saccheggiate dalle banche, con il diretto concorso del controllore.

Il Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, che predica l’austerità e tagli a stipendi e pensioni miserabili, guadagna 41.333 euro al mese, 496.000 euro l’anno: ben 121.000 euro in più del presidente Bce Mario Draghi, che ne riceve 375.000 euro, 346.000 euro in più di Janet Yellen, la nuova presidente della Federal Reserve USA, che si ferma a 150 mila euro. Il direttore generale Salvatore Rossi, guadagna 37.500 euro al mese, 450.000 euro l’anno, i tre vicedirettori generali Fabio Panetta, Luigi Federico Signorini e Valeria Sannucci 26.250 euro/mese, 315.000 euro l’anno, mentre un funzionario generale si porta a casa 130.000 euro l’anno, 10.833 euro al mese, che equivale allo stipendio annuo di milioni di giovani precari, costretti a sputare sangue per vedersi rinnovare i contratti trimestrali.  

I dirigenti di Bankitalia, passata dalla funzione monetaria alla funzione bibliotecaria per propagandare (come si legge sul sito ufficiale) collezioni d’arte, mostre e claque organizzata per gli alti papaveri che vanno in visita per le 58 Filiali, sono 606, i funzionari 1.449, i coadiutori 1.317, gli altri dipendenti 3.697. Il monte stipendi, più oneri vari, per il personale in servizio è ammontato nel 2012 a 747 milioni di euro, mentre pensioni ed indennità di fine rapporto, nel 2012 sono costati 323 milioni di euro. In media ognuno dei 7.069 dipendenti di Palazzo Koch sito in Roma a via Nazionale 91 e delle 58 filiali sparse per l’Italia, è costato alla collettività 105.672 euro l’anno.

Nessun commento:

Posta un commento