venerdì 27 novembre 2009

I consumatori rifiutano l’inganno dell’ag.Com che ha spacciato per ribasso il salasso di messaggini più cari d’Europa

Adusbef e Federconsumatori Chiedono All’antitrust Di Sanzionare L’ag.Com Per Pubblicità (E Relativi Messaggi -Ni) Ingannevole.

Il comunicato diramato ieri dall’ Autorità per la garanzia nelle comunicazioni,apprezzato dal solito “Mister Prezzi”,non a caso ribattezzato dalle associazioni dei ConsumatoriMister Rincari”,considera una grande conquista per gli utenti della telefonia mobile il fatto che il costo degli SMS abbia un tetto prefissato a13,2 centesimi di euro (11 cent. più IVA).

L’ Autorità sbandiera come una grande conquista il fatto che sia stabilito tale tetto al costo per l’ invio di SMS ; in realtà, se si guarda al resto d’ Europa, si può facilmente riscontrare un livello ben più basso del prezzo relativo a tale servizio,con un costo medio di 7,5 centesimi.

Paradossalmente, spedire un SMS da un’ altro paese europeo costa meno che inviarne uno all’ interno della stessa città. Non possono essere accettate le obiezioni e le considerazioni portate avanti sul tema dalle compagnie telefoniche, le quali spesso propongono offerte a prezzi stracciati per gli SMS (comunque temporanee e conosciute solo dai più attenti) mentre nel contempo fanno lievitare il costo relativo ad altri servizi.

Secondo un’ indagine dell’ Autorità per le telecomunicazioni finlandese (Ficora), condotta analizzando il prezzo dei servizi offerti dai 3 maggiori operatori di 19 paesi, in Italia i clienti delle compagnie telefoniche si trovano a pagare le tariffe più alte.

Adusbef e Federconsumatori ritengono che il tetto stabilito per il costo degli SMS a 13,2 centesimi di euro non possa essere considerato un fatto positivo per i consumatori che quando vanno in Europa pagano meno di 10 centesimi e che il comunicato emanato in data 26 novembre 2009 dall’ Autorità Garante delle Comunicazioni e conseguente delibera sia deludente, mistificatoria, controproducente e piena di inganni per i consumatori perché contiene l’ennesima regalia per i gestori e proprio per questo sarà denunciato all’Antitrust per pubblicità ingannevole.

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