sabato 14 novembre 2009

Italia. I politici pensano al nucleare, gli italiani a l'autocostruzione del solare termico.

Con il referendum abrogativo del 1987 fu sancito l’ abbandono da parte dell’ Italia del ricorso al nucleare, come forma di approvvigionamento energetico ed infatti di lì a poco le quattro centrali nucleari in Italia furono chiuse. Gli italiani sono andati avanti anche se con poca informazione con l’autocostruzione del solare termico. la classe politica, non si è mai mossa dal 1987 e vogliono tornare al nucleare.

Come al solito, nel Paese in via di sviluppo, mentre la classe politica, è proiettata al passato al punto che vogliono innovare l’Italia con le centrali nucleari, centrali bandite subito dopo la catastrofe di Cernobyl con i tre referendum di vent’anni fa (8 e 9 novembre 1987) gli italiani hanno detto no al nucleare, con una maggioranza schiacciante (l’80% dei votanti) ha abrogato le norme che permettevano la costruzione di nuove centrali e sono convinto che con la situazione ambientale di oggi, gli italiani che non vogliono le centrali nucleari sono molto di più dell’ottanta per cento che 20 anni fa abrogarono quelle leggi.

Ma l’ altezzosità della classe politica, non ha confini al punto che hanno approvato la legge 23 luglio 2009, n. 99, Art. 25. (Delega al Governo in materia nucleare), per riesumare un sistema di produzione elettrica, che produce veleni e dai costi elevatissimi, e considerando che l’ Uranio come il petrolio è una risorsa non rinnovabile si presume che anche questa legge non riguarda il benessere degli italiani ma solo per soddisfare le esigenze delle multinazionali i soliti amici e la classe politica è disposta a vendere la nostra salute e la salute delle generazioni future per quattro danari e quando si tratta di interessi, l’informazione libera da condizionamenti riporta solo notizie di propaganda.

Per fortuna, l’Italia non è fatta solo di politici che guardano prevalentemente i loro interessi, ma di cittadini che hanno a cuore il futuro del bel paese e aspirano di riportare l’Italia al rango che merita un paese evoluto e ridurre l’inquinamento per la produzione di energia elettrica. L’associazione rete per l’autocostruzione del solare termico, da anni organizza corsi dimostrativi, corsi di autocostruzione solare realizzativi, dimostrazioni pubbliche e momenti formativi per le scuole, al fine di insegnare ed incentivare la pratica dell’autocostruzione.

La rete solare per l’autocostruzione è costituita da un insieme di persone ed organizzazioni, dislocate in varie parti d’Italia, che si propongono di diffondere la tecnologia del solare termico della sua realizzazione attraverso l’autocostruzione. La tecnologia dei pannelli solari termici è molto semplice: si tratta di una lastra di rame, con al di sotto un pannello isolante e al di sopra un vetro, il tutto racchiuso in un telaio che li contiene e protegge. Con la autocostruzione si riesce a fabbricare un impianto efficiente riducendo fino al 50% dei costi.

La rete organizza corsi dimostrativi corsi pratici di autocostruzione solare, dimostrazioni pubbliche e momenti formativi per le scuole, al fine di insegnare incentivare la pratica dell’autocostruzione. Attraverso la rete si possono acquistare i materiali necessari per autocostruzione peraltro costruirsi un pannello solare, comprese le parti dell’impianto idraulico (serbatoio, gruppo; tubazioni in rame, eccetera). La rete fornisce, inoltre, consulenza alla progettazione, alla realizzazione, all’installazione degli impianti solari termici, sia per edifici unifamiliari che plurifamiliari. Dal 2003 ad oggi sono stati istallati circa 900 m² di pannelli in autocostruzione, di cui circa 270 m² attraverso i corsi pratici organizzati dalla rete i corsi di autocostruzione e le dimostrazioni pubbliche hanno visto partecipare più di 3800 persone.

Mi permetto di invitare la classe politica a partecipare a questi corsi, con l’auspicio che anche loro possano prendere seriamente in considerazione l’energia rinnovabile e pulita e accantonare definitivamente il Nucleare.

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