mercoledì 25 novembre 2009

Il riscaldamento globale devasta i popoli indigeni







Una casa guarani rasa al suolo durante gli ultimi violenti sfratti. Laddove prima c’erano immense foreste ora sorgono piantagioni di canna da zucchero e allevamenti di bestiame.

Qual è “la verità più scomoda di tutte”?

Quella che i popoli indigeni del mondo, che pur essendo coloro che hanno contribuito di meno ad alimentare i cambiamenti climatici ne sono tuttavia i popoli più colpiti, oggi si vedono anche violare i loro diritti e devastare le loro terre nel nome della lotta per fermarli.

Secondo il rapporto diffuso da Survival International, le misure di mitigazione adottate per combattere il riscaldamento globale stanno danneggiando i popoli indigeni al pari dei cambiamenti climatici stessi.

Il Dossier intitolato la verità più scomoda di tutte. Cambiamenti climatici e popoli indigeni, il rapporto di Survival punta il dito contro quattro misure di mitigazione che minacciano i popoli indigeni in tutto il mondo:

Biocarburanti: promossi come una fonte “ecologica” di energia alternativa ai combustibili fossili, la maggior parte delle terre destinate alla loro coltivazione è terra ancestrale dei popoli indigeni. Se l’espansione dei biocarburanti continuerà come previsto, milioni di indigeni rischieranno di perdere la loro terra e i loro mezzi di sostentamento, in tutto il mondo.
Una nuova Diga in costruzione nella foresta Amazzonica Brasiliana
Energia idroelettrica: il boom delle grandi dighe costruite nel nome della lotta ai cambiamenti climatici sta sfrattando migliaia di indigeni dalle loro case.
Conservazione delle foreste: per “compensare” i danni indotti dal riscaldamento globale, i cacciatori-raccoglitori Ogiek del Kenia vengono sfrattati dalle foreste in cui hanno vissuto per migliaia di anni.

Compensazione delle emissioni di carbonio: sul crescente mercato del carbonio, le foreste dei popoli indigeni stanno acquisendo un crescente valore economico. I popoli indigeni sostengono che la compra-vendita delle quote del carbonio provocherà sfratti forzati e li deruberà delle loro terre.

Nel dossier, Survival chiede che i popoli indigeni siano pienamente coinvolti nei processi decisionali destinati a interferire nelle loro vite ed esorta al pieno rispetto dei loro diritti territoriali.

“Il dossier svela ‘la verità più scomoda di tutte’ ha commentato Stephen Corry, direttore generale di Survival International. “Quella che i popoli indigeni del mondo, che pur essendo coloro che hanno contribuito di meno ad alimentare i cambiamenti climatici ne sono tuttavia i popoli più colpiti, oggi si vedono anche violare i loro diritti nel nome della lotta per fermarli. Ben occultate dietro alcune misure di mitigazione dei cambiamenti climatici, governi e società stanno mettendo in atto un gigantesco furto di terre. E come sempre accade quando in gioco ci sono denaro e grandi profitti, i popoli indigeni del mondo vengono vergognosamente messi da parte.”










Una foresta recentemente disboscata a favore delle piantagioni di palma da olio. Provincia di Loreto, Per settentrionale.

1 commento:

  1. Si tratta di un complotto globale, è spiegato benissimo su questo sito http://domenico-schietti.blogspot.com/2009/10/la-storia-del-potere-in-base-al.html

    Sono tutti d’accordo a boicottare la Serpentina di Schietti e quindi si tratta di un complotto per cambiare il clima, causare povertà e alimentare l’odio tra i popoli per generare guerre.

    Non è difficile da capire, se scoppia una guerra aumentano le richieste di fucili, cannoni, missili, aerei e bombe. I produttori di armi hanno interesse che i popoli litighino fra loro e quindi pagano agenti provocatori.

    Se cresce la povertà aumenta il numero dei ladri quindi aumentano le spese per la polizia, i controlli, i sistemi di sicurezza, le prigioni e la giustizia. Chi dovrebbe combattere la malvivenza in realtà ha interesse che ce ne sia sempre di più e quindi paga agenti per creare disordini e crisi economiche.

    Se crescono i consumi di energia aumentano gli introiti per i produttori di petrolio che quindi boicottano l’energia pulita pagando agenti appositi che promuovano l’utilizzo del loro prodotto a danno di quello degli altri.

    Se vengono costruite grandi opere ci saranno grandi affari per i costruttori edili al punto che ne vorranno sempre di più grandi e inutili pagando agenti perchè pubblicizzino l’utilità di opere costosissime.

    I poteri occulti spesso sono aziende che hanno convenienza quando aumentano i problemi e quindi che si sono unite per creare un governo mondiale e una rete di agenti incaricati di creare il caos.

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