La Federconsumatori dice basta agli aumenti trainati dalla speculazione sulle materie prime e dall’inerzia del Governo.
Non è più tollerabile l’assenza di iniziative del Governo per bloccare il continuo aumento della spesa delle famiglie per rifornirsi di beni essenziali ed irrinunciabili come l’elettricità e il gas.
Aumenti a cui andranno aggiunti, da maggio, ulteriori +18 Euro a famiglia per l’elettricità.
Occorre fare una sana pulizia delle bollette depurandole di tutti gli oneri, contributi e tasse che hanno un discutibile legame con i beni acquistati.
Si deve ricominciare da subito riducendo l’ aliquota IVA al 10% per il metano ed al 5 % per l’elettricità cioè ai livelli con cui vengono tassati in Inghilterra che, come ci viene sempre ricordato, è il paese modello per le liberalizzazioni nel settore energetico.
Per il metano occorre accelerare l’introduzione del riferimento ai prezzi del gas sui mercati europei, rendere noti i prezzi di quello importato in Italia e imporre la riduzione del prezzo di commercializzazione di quello estratto in Italia visto che non è gravato dalle spese di trasporto e dalle royalties.
Per l’elettricità occorre rivedere il meccanismo dei finanziamenti alle fonti rinnovabili, attualmente caricati nelle bollette delle famiglie.
Bisognerà comunque continuare ad incentivare tali fonti, ma a carico della fiscalità generale.
La Federconsumatori per fronteggiare la crisi economica che imperversa sulle famiglie, richiede con urgenza un intervento del Governo per emanare le norme d’indirizzo dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas per una rapida revisione delle norme e delle procedure che regolano l’erogazione dei Bonus (sconti) per la bolletta del gas e dell’elettricità alle famiglie in condizioni economiche disagiate. Occorre ampliare il numero dei beneficiari avvicinandolo a quello dei potenziali aventi diritto, operazione rapidamente fattibile perché il Bonus è finanziato dagli altri consumatori, senza alcun intervento dello Stato.
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