martedì 18 maggio 2010

Appello di Medici Senza Frontiere e DNDI all’ assemblea Mondiale della Sanità in corso a Ginevra.


L'appello di Medici Senza Frontiere e DNDI: "Includere la diagnosi e il trattamento del Chagas nei programmi sanitari di base". La risoluzione “Malattia di Chagas: controllo ed eliminazione”, che verrà adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è un passo in avanti nella giusta direzione, ma non deve puntare solo sulla prevenzione

L’Assemblea Mondiale della Sanità in corso a Ginevra, adotterà, durante la settimana di lavori, la risoluzione “Malattia di Chagas: controllo e eliminazione”. Nonostante si tratti di un passo importante nella giusta direzione, la risoluzione è carente nella parte che riguarda la cura della malattia e si concentra principalmente su aspetti legati alla prevenzione. Medici Senza Frontiere (MSF) e l’iniziativa DNDi (Drugs for Neglected Diseases) chiedono agli Stati membri di includere nella risoluzione l'integrazione del trattamento e diagnosi del Chagas, nei programmi di assistenza sanitaria di base e chiedono di moltiplicare l'impegno in ricerca e sviluppo.

Dopo più di 10 anni di esperienza, MSF ha curato con successo centinaia di pazienti affetti da Chagas. Vorremmo che venisse riconosciuta eguale importanza al trattamento e alla diagnosi della malattia, così come alle strategie di prevenzione”, dichiara Fran Romàn, vice presidente di MSF Spagna. “I paesi interessati devono integrare diagnosi e trattamento nel servizio di assistenza sanitaria di base se vogliono riuscire a raggiungere tutti i pazienti, bambini e adulti, sia nella fase acuta che in quella cronica della malattia”.

Lo scopo della risoluzione è quello di controllare ed eliminare il Chagas, ma non c’è ancora nessuna indicazione in merito alla diagnosi e al trattamento in caso di malattia e su ricerca e sviluppo di nuovi strumenti di cura.

I pazienti affetti da Chagas sono stati dimenticati perché sono poveri e quindi tagliati fuori dal mercato, ma la scienza esiste per sviluppare nuove cure e sistemi di diagnosi per tutti", dichiara Bernard Pecuol, direttore esecutivo del DNDi. “I primi passi per progredire a livello internazionale passano necessariamente attraverso investimenti sostenibili e prevedibili e un forte supporto pubblico. I delegati all’Assemblea Mondiale con questa risoluzione hanno l’opportunità di andare avanti e mettere in atto azioni concrete”.

Il morbo di Chagas è in America la più pericolosa malattia causata da un parassita, con circa 10/15 milioni di persone malate e 14mila morti ogni anno, secondo alcune stime.
Nel 2009, gli Stati membri dell’Organizzazione per la Sanità Panamericana (PAHO), hanno adottato la risoluzione “Eliminazione delle malattie dimenticate e altre infezioni legate alla povertà”, la cui prima strategia include il trattamento eziologico dei bambini e le cure mediche per gli adulti malati, così come richiesto oggi da MSF e dal DNDI.

Sono dunque necessarie azioni urgenti e misure per aumentare la risposta medica per diffondere la diagnosi, i medicinali e l’accesso dei pazienti alle cure e per stimolare la ricerca e lo sviluppo di nuovi strumenti. MSF e DNDi chiedono inoltre agli Stati membri di rafforzare la catena di rifornimento dei medicinali oggi disponibili affinché siano accessibili per gli operatori sanitari, e promuovere la ricerca e lo sviluppo che è in fase di stallo. Chiedono anche un impegno per sviluppare un trattamento migliore (con minore tossicità e cure più brevi ed efficaci per adulti e bambini in tutte le fasi della malattia), strumenti di diagnosi adatti alle limitate risorse a disposizione e un test per il controllo della malattia.

La malattia di Chagas (tripanosomiasi americana) è endemica in 21 paesi dell’America Centrale e Latina e si sta diffondendo anche in aree in cui non è endemica attraverso le migrazioni. Ogni anno circa 14mila persone muoiono a causa della malattia. Si stima che il 30% di pazienti affetti da Chagas svilupperanno complicazioni cardiache e digestive, in alcuni casi mortali. Il Chagas è causato dal parassita Trypanosoma cruzi trasmesso soprattutto da un insetto. Esistono pochi programmi di diagnosi e trattamento del Chagas, che possono avere anche effetti tossici e collaterali. La risposta medica alla malattia richiede un’analisi attiva, il trattamento con gli attuali farmaci (benznidazolo e nifurtimox), e ricerca e sviluppo di nuovi diagnostici e medicinali.

Medici Senza Frontiere ha sottoposto più di 60.000 persone a visite mediche per il Chagas e ha curato più di 3.000 pazienti affetti. Nel 1999 ha aperto il primo programma in Honduras e ha successivamente sviluppato numerosi programmi in Nicaragua, Guatemala. Oggi MSF visita, diagnostica e cura bambini e adulti in Bolivia, Colombia e sta per avviare un programma in Paraguay.

DNDi (Drugs for Neglected Disease Initiative) è una partnership no-profit che lavora nella ricerca e sviluppo di nuovi e migliori medicinali per la cura delle malattie dimenticate, in particolare la tripanosomiasi umana africana, la leishmaniosi, il morbo di Chagas e la malaria. E’ stata creata nel 2003 da Oswaldo Cruz Foundation (Brasile), l’Indian Council for Medical Research, il Kenya Medical Research Institute, il Ministero della Salute della Malesia, l’Istituto Pasteur e Medici Senza Frontiere.

Il Chagas è fra le "malattie dimenticate" (NTD - Neglected Tropical Diseases) incluse nella "Top Ten" 2009 di MSF.


Fonte: MSF

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