giovedì 13 maggio 2010

Medici Senza Frontiere e Oxfam: Calo dei finanziamenti e aumento dei prezzi minacciano l’accesso ai vaccini per milioni di bambini


La sfida per l’accesso universale ai vaccini salvavita per i bambini dei paesi in via di sviluppo è minacciata dall’aumento dei prezzi e dal calo dei finanziamenti. È questa la denuncia contenuta nel nuovo rapporto pubblicato oggi da Medici Senza Frontiere in collaborazione con Oxfam International.

Il rapporto sottolinea come, a causa della particolare natura del mercato dei vaccini, siano necessari anni affinché i nuovi vaccini sviluppati per i paesi ricchi raggiungano i bambini dei paesi in via di sviluppo. Spesso inoltre questi prodotti non sono sufficientemente tarati sulle esigenze e condizioni dei paesi più poveri”, dichiara il Dott. Tido von Schoen-Angerer, Direttore per MSF della Campagna per l’Accesso ai farmaci essenziali.

La Coalizione Globale per i Vaccini e l’Immunizzazione (GAVI), che guida gli sforzi internazionali per elevare i tassi di vaccinazione nei Paesi in via di sviluppo, ha riportato dei considerevoli successi nell’espansione dell’accesso ai vaccini contro Haemophilus influenzale di tipo B e Virus dell’Epatite B, due malattie responsabili di alti livelli di mortalità. Ma oggi la Coalizione sta affrontando una difficile crisi economica dovuta all’aumento dei prezzi dei vaccini e al calo delle risorse messe a disposizione dai donatori. Se GAVI non riceverà un contributo ulteriore di 2,4 miliardi di dollari, sarà costretta ad operare dei tagli che ridurranno sensibilmente l’accesso ai vaccini nei paesi poveri.

Un esempio della difficoltà di accesso ai vaccini è dato dal PCV (vaccino pneumococcico coniugato eptavalente) che da anni è utilizzato nei paesi ricchi per prevenire polmoniti, meningiti e altre gravi infezioni, garantendo enormi introiti per le case farmaceutiche multinazionali produttrici. Nonostante i ripetuti annunci di un’ imminente distribuzione a tappeto nei paesi in via di sviluppo, il PCV rimane un vaccino inaccessibile per la maggior parte dei bambini a causa della mancanza di scorte e di risorse economiche. La nuova versione del vaccino salvavita inoltre costerebbe 21 dollari a bambino: una cifra troppo alta per essere sostenuta dai sistemi sanitari dei paesi a basso reddito.

Questo prezzo alto è causato dall’oligopolio delle poche case farmaceutiche che producono il vaccino. Esistono però vie alternative per sviluppare vaccini più accessibili per le fasce più povere di popolazione, aumentando le chance di sopravvivenza per milioni di bambini. Una di queste è rappresentata dalla collaborazione tra l’OMS, PATH (una ONG statunitense) e il Serum Institute indiano che ha portato alla creazione di un vaccino contro la meningite che costa non più di 0,50 centesimi di dollaro a dose. Questo vaccino, tarato sulle esigenze dell’area sub-sahariana definita “cintura della meningite”, dovrebbe essere disponibile per la fine dell’anno.

MSF insieme ad Oxfam chiede che venga modificato l’attuale sistema affinché i fondi dei donatori costituiscano un incentivo allo sviluppo di vaccini adattati ai contesti in cui debbono essere utilizzati e assicurino prezzi sostenibili.

A causa dell’insufficienza degli attuali programmi di vaccinazione, si calcola che oggi al mondo muoiano due milioni di bambini.

Negli scorsi due anni, MSF ha fatto fronte a numerosi focolai di epidemia di meningite e morbillo causati dalla mancata copertura di vaccinazione antimorbillosa e dalla corta durata della protezione da parte del vaccino antimeningitico”, prosegue il Dott. Tido von Schoen-Angerer.”L’obiettivo centrale resta l’aumento della copertura nei programmi vaccinali di routine e l’accesso esteso ai nuovi vaccini”.

Fonte: Medici Senza Frontiere

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