mercoledì 26 maggio 2010

Grazie a "Salvaforeste" di Greenpeace, rivoluzione verde per i libri Feltrinelli


Grazie al lancio della classifica degli editori “Salvaforeste” di Greenpeace, al Salone del Libro di Torino, alcuni editori hanno deciso di mostrare più trasparenza sulla carta utilizzata per i propri libri. Altri, come Feltrinelli, hanno preso impegni concreti a favore delle foreste indonesiane e degli ultimi oranghi di Sumatra. "Feltrinelli ha avuto bisogno di quarantotto ore per decidere di stampare solo su carta sostenibile. Cosa aspettano – chiede Chiara Campione, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia - Mondadori e RCS Libri a fare lo stesso?".

In un incontro con Greenpeace, la direzione di Feltrinelli ha annunciato la decisione, con effetto immediato, di utilizzare per i propri libri solo ed esclusivamente carta certificata FSC (Forest Stewardship Council) proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile e responsabile. Già dalle prossime settimane alcune ristampe di classici come “Re Lear” di Shakespeare, “Alfred e Emily” di Doris Lessing e “Ancora dalla parte delle bambine” di Loredana Lipperini saranno disponibili nelle librerie su carta certificata FSC.

Feltrinelli - che ha esteso l’impegno a usare solo carta FSC anche alle altre case editrici del gruppo (Apogeo, Kowalski e Urra) - ha, inoltre, chiesto a Greenpeace di collaborare nella ricerca di carta riciclata che possa sostituire la carta da fibre vergini per alcune collane.

"Siamo felici della decisione di Feltrinelli di adottare una politica di acquisti sostenibile e della maggiore trasparenza dimostrata finalmente da altri editori – sostiene Campione – Questo dimostra che stare dalla parte delle foreste e della biodiversità non solo è necessario ma anche possibile. Il futuro delle foreste e del pianeta è nelle pagine dei loro libri ".

Altri editori, dopo le incursioni pacifiche degli attivisti travestiti da oranghi al Salone del libro, hanno risposto al questionario di Greenpeace guadagnando posizioni "più verdi". Tra queste: Minimum Fax, Stampa Alternativa e Baldini Castoldi & Dalai.

L’editoria italiana ha ancora una grossa responsabilità quando si parla di deforestazione e cambiamento climatico e in particolare le case editrici dei gruppi Mondadori e RCS Libri hanno ancora moltissimo lavoro da fare per migliorare la sostenibilità della propria carta. Se gli editori con le loro scelte non fermeranno immediatamente l’avanzata di criminali forestali come APP (Asian Pulp and Paper) nel mercato italiano, Greenpeace li riterrà corresponsabili della distruzione delle ultime foreste tropicali.


Fonte:Greenpeace

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