L’agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola e di allevamento regolamentato dall’Unione Europea fin dal 1991. Il suo obiettivo è quello di fornire ai consumatori alimenti ottenuti nel rispetto dell’ambiente, dell’equilibrio del suolo, del benessere degli animali. Dal 1° luglio cambierà il logo europeo che contraddistingue i prodotti biologici.
Bio, un termine oramai comune, che sa di buono, di gusto, di verde, di pulito, di naturale, di sano. Lo sanno i consumatori che vengono sempre più attratti dalla cultura della giusta nutrizione. Nelle piazze delle nostre città molti gli appuntamenti e le iniziative dedicate al biologico, per valorizzare le produzioni del nostro territorio mantenendo le nostre tradizioni enogastronomiche.
Bio, un termine oramai comune, che sa di buono, di gusto, di verde, di pulito, di naturale, di sano. Lo sanno i consumatori che vengono sempre più attratti dalla cultura della giusta nutrizione. Nelle piazze delle nostre città molti gli appuntamenti e le iniziative dedicate al biologico, per valorizzare le produzioni del nostro territorio mantenendo le nostre tradizioni enogastronomiche.
Il prodotto bio è garantito dall’etichetta su cui è evidenziato l’organismo di controllo che certifica le aziende agricole, quelle di trasformazione e di commercializzazione, contiene i codici del produttore, del prodotto e del paese di produzione, e gli estremi dell’autorizzazione ministeriale; riporta inoltre uno specifico logo: dal primo luglio 2010 questo sarà il nuovo logo europeo che contrassegnerà i prodotti biologici.
L’agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola e di allevamento regolamentato dall’Unione Europea fin dal 1991. Il suo obiettivo è quello di fornire ai consumatori alimenti ottenuti nel rispetto dell’ambiente, dell’equilibrio del suolo, del benessere degli animali.
Questa pratica agricola utilizza, per la fertilizzazione e la difesa, sostanze organiche e di origine naturale, o tecniche senza sostanze chimiche di sintesi, ma sistemi più naturali quali ad esempio la rotazione delle colture; nell’allevamento si cura invece l’alimentazione e il benessere degli animali. Quindi meno pesticidi, concimi chimici, diserbanti ormoni e antibiotici, di quelli contenuti nell’agricoltura convenzionale, per un’alimentazione più naturale e sana con prodotti di qualità superiore per componenti organolettiche e nutrizionali.
Coltivare con metodo biologico significa soprattutto preservare l’ambiente dalle sostanze chimiche che inquinano acque e terreni, preservare la biodiversità ossia la varietà degli organismi viventi, la loro variabilità genetica ed i complessi ecologici di cui fanno parte, usando l’ambiente senza depauperarlo. Inoltre, un rapporto più diretto tra produttore e consumatore, la cosiddetta filiera corta, garantisce vantaggi in termini di economia e genuinità e diminuisce le emissioni dovute al trasporto delle merci.
L’Italia è il Paese europeo più ricco di biodiversità. L’approccio biologico è sicuramente un buon modo di preservare il nostro bel paese.
Fonte:Enea
L’agricoltura biologica è un sistema di produzione agricola e di allevamento regolamentato dall’Unione Europea fin dal 1991. Il suo obiettivo è quello di fornire ai consumatori alimenti ottenuti nel rispetto dell’ambiente, dell’equilibrio del suolo, del benessere degli animali.
Questa pratica agricola utilizza, per la fertilizzazione e la difesa, sostanze organiche e di origine naturale, o tecniche senza sostanze chimiche di sintesi, ma sistemi più naturali quali ad esempio la rotazione delle colture; nell’allevamento si cura invece l’alimentazione e il benessere degli animali. Quindi meno pesticidi, concimi chimici, diserbanti ormoni e antibiotici, di quelli contenuti nell’agricoltura convenzionale, per un’alimentazione più naturale e sana con prodotti di qualità superiore per componenti organolettiche e nutrizionali.
Coltivare con metodo biologico significa soprattutto preservare l’ambiente dalle sostanze chimiche che inquinano acque e terreni, preservare la biodiversità ossia la varietà degli organismi viventi, la loro variabilità genetica ed i complessi ecologici di cui fanno parte, usando l’ambiente senza depauperarlo. Inoltre, un rapporto più diretto tra produttore e consumatore, la cosiddetta filiera corta, garantisce vantaggi in termini di economia e genuinità e diminuisce le emissioni dovute al trasporto delle merci.
L’Italia è il Paese europeo più ricco di biodiversità. L’approccio biologico è sicuramente un buon modo di preservare il nostro bel paese.
Fonte:Enea
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