martedì 1 dicembre 2009

Derivati, multa Consob Lannutti: iscritti registro indagati Procura Roma Cardia & soci UniCredit, per abuso d'ufficio,calunnia e falso.

Derivati, multa consob Lannutti: iscritti nel registro degli indagati della procura di Roma, proc. Rg. 10981/2009 Cardia ed alti dirigenti UniCredit, per abuso d’ufficio,calunnia,falso ideologico.

La Consob di Lamberto Cardia, invece di punire i comportamenti fraudolenti dei banchieri che spacciando montagne di derivati avariati commisurati alle stock option, hanno determinato il crollo delle economie, del Pil e dei mercati,distruzione di milioni di posti di lavoro disseminando povertà e miseria per le moltitudini, ha sanzionato uno dei pochi rappresentanti dei risparmiatori che denuncia da anni condotte di vera e propria criminalità economica, per screditarne il prestigio e svilirne la costante azione a tutela dei cittadini.

Ma nella foga di irrogare una sanzione commissionata da Unicredit, la Consob ha travalicato il codice penale configurando condotte criminali atte a far ritenere che sia stata la dichiarazione di Lannutti pubblicata su un giornale minore a determinare il crollo del titolo Unicredit da oltre 7,00 euro in breve tempo e fino ad un minimo di 0,594 euro, e non i comportamenti fraudolenti dei banchieri, che hanno generato la crisi per avidità smisurata e sete di guadagno. Per queste ragioni l’avv. Lucio Golino su delega di Adusbef e del senatore Lannutti, depositerà in Procura una integrazione alla denuncia penale del 3 marzo 2009, che vede iscritti nel registro degli indagati Cardia & Soci della Consob e 2 alti dirigenti di Unicredit, ipotizzando il reato aggiuntivo di associazione a delinquere.

Nella sanzione inflitta per manipolazione dei mercati, l’unica manipolazione è infatti quella della Consob che mediante un falso grossolano, ha affermato che le dichiarazioni rilasciate su Unicredit, avrebbero affossato il titolo che al contrario aumentò di un valore pari allo 0,33%, passando da 5,93 euro a 5,95 il 16 ottobre 2007, giorno in cui venne pubblicata da un quotidiano, Libero Mercato, la dichiarazione del presidente dell’Adusbef Lannutti.

Il falso grossolano, che non sarebbe sfuggito neppure ad uno studente al primo anno di diritto, volutamente ignorato da una Consob accecata da un teorema sanzionatorio per evidente contiguità con Unicredit per eseguire gli ordini di Profumo, riguarda la data.
Lannutti e Trefiletti denunciano infatti Unicredit a 10 Procure della Repubblica il 15 ottobre 2007, il giorno successivo della trasmissione di Report sui derivati e rilascia una dichiarazione a Frojo di Fianza e Mercati,che viene pubblicata il 16 ottobre 2007. Il titolo Unicredit,il 16 ottobre, guadagna lo 0,33% attestandosi a 5,95 euro, mentre è il giorno dopo,il 17 ottobre, che perde in borsa il 2,40%.

Non esiste quindi alcuna correlazione tra l’articolo e la caduta del titolo che avrebbe configurato una eventuale manipolazione dei mercati. Per questo “trascurabile” dettaglio che Consob ha volutamente ignorato,se non addirittura manipolato per perseguire un teorema criminoso ed arrivare a sanzionare le limpide attività di Adusbef e del suo presidente a tutela dei diritti dei risparmiatori, il Sen. Lannutti ha chiesto di integrare la denuncia ipotizzando il reato di associazione a delinquere in concorso tra loro dei dirigenti Consob ed Unicredit.

Oltre al ricorso alla Corte di Appello, Lannutti solleciterà i PM Di Salvo ed Orano ad accelerare le indagini giudiziarie verso gli autori di atti delinquenziali e di teoremi che hanno cercato di infangare il prestigio,l’onore e la rettitudine morale di un’associazione e del suo presidente che non hanno mai chinato la testa verso i banchieri di Unicredit e di altri potentati economici. La sanzione comminata, oltre ad essre un atto intimidatorio,una rappresaglia della Consob commissionata dal signor Profumo a conferma di una commistione, veri e propri rapporti incestuosi di alcuni commissari e dirigenti Consob con l’Abi e con le banche, configurando vere e proprie porte girevoli,determina un vulnus per la correttezza e le corrette regole del mercato,una contiguità da recidere al più presto con le imprese vigilate. Adusbef oltre al ricorso, citerà Consob ed Unicredit in sede civile, per congrui risarcimenti dei danni.

Fonte: Adusbef

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