venerdì 18 dicembre 2009

Mutui: Adusbef non firma protocollo abi, per onerosità eccessiva.

Adusbef non firma protocollo abi, per onerosità eccessiva.delle condizioni e interessi che possono integrare l’anatocismo. i negoziati seri devono portare vantaggi ai consumatori, non certo alle banche

Adusbef, pur avendo partecipato agli incontri con l’associazione bancaria italiana (ABI), non sottoscrive un protocollo che invece di aiutare le famiglie bisognose gettate in questa grave crisi per precise responsabilità delle banche, vuole continuare a lucrare dal bisogno fior di interessi ricapitalizzati con pratiche anatocistiche (nel caso in cui si richiedano pagamenti di rate prima della scadenza contrattuale), rese illegittime proprie dalle nostre limpide battaglie vinte in Cassazione a Sezioni Unite ed in Corte Costituzionale.

Imbastire speculazioni sul bisogno di un numero sempre più alto di famiglie, che il perdurare della crisi e l’incalzare della disoccupazione (8,2 per cento ad ottobre) non consente loro di onorare i pagamenti delle rate, spacciando un protocollo a senso unico troppo favorevole agli interessi delle banche per vantaggi ai consumatori,è deplorevole.

ABI infatti ha ritenuto utile – per le banche – mettere in piedi un meccanismo di sospensione sanato quindi da prestiti ulteriori, con il rinvio del pagamento di dodici rate, accodandole o a fine mutuo, o spalmandole sulle rate restanti,per mutui fino a 150.000 euro ed un reddito imponibile non superiore a € 40.000, invece di traslare il piano di ammortamento senza alcun onere o interessi a carico dei mutuatari per i 12 mesi di sospensione.

Poiché Adusbef ha ottenuto fior di sentenze che inibiscono alle banche di poter continuare ad effettuare la restituzione dei mutui con il cosiddetto “ammortamento alla francese”, ossia prima il rimborso degli interessi e poi la restituzione del capitale, per un evidente squilibrio che avvantaggia gli istituti di credito, la soluzione prospettata dall’Abi nel protocollo, può acuire la restituzione di interessi anatocistici con un appesantimento delle rate che dovranno comunque essere pagate.

La soluzione suggerita dall’Abi infatti, non è a costo zero per il mutuatario ma a titolo pesantemente oneroso, sia perché i banchieri non hanno ritenuto opportuno intervenire nella definizione di soluzioni con la moratoria sugli interessi, con rate che accodate alla fine matureranno interessi ed oneri maggiorati come se il mutuo fosse di un anno più lungo, analogamente ad interessi maturati se si decide di spalmare su tutte le rate i pagamenti.

Infine poiché è previsto un imminente aumento dei tassi di interessi da parte delle banche centrali, che non potranno continuare per molto tempo a sostenere la cuccagna per le banche di ingenti masse monetarie quasi regalate a banchieri avidi, che invece di impiegarle per finalità produttive ed offrirle alle PMI bisognose di credito, le indirizzano verso la speculazione monetaria, valutaria ed i carry trade, ossia gli arbitraggi impiegati da una parte all’altra del globo, alla beffa si aggiungerà il danno di tassi di interessi sulle rate dei mutui indicizzati che potranno liberamente fluttuare e certamente superiori a quelli di oggi.

Adusbef consiglia quindi di tirare la cinghia e pagare, dove possibile, le rate dei mutui cercando di non avvantaggiare ulteriormente con una “moratoriaonerosa invece di essere gratuita, i signori banchieri.

1 commento:

  1. Sono scandalizzata!spero che non tutte le banche seguiranno la moratoria ma faranno in parte anche gli interessi dei consumatori con delle offerte meno onerose per le famiglie!

    RispondiElimina