martedì 16 novembre 2010

25 NOVEMBRE 2010: LA CISL ADERISCE ALLA GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

Nel 1999, l'Assemblea Generale dell'ONU ha proclamato il 25 novembre Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza Contro le Donne. La violenza contro le donne e le ragazze è la più vergognosa e scandalosa violazione dei diritti umani in tutto il mondo. Le donne e le ragazze di continenti e paesi diversi, di religioni, culture sociali differenti, sono legate dal filo spietato e comune della violenza e subiscono atrocità semplicemente per il fatto di essere donne.

Sono 140 milioni le donne e le ragazze nel mondo vittime di abusi di ogni tipo. Il 93% delle violenze da parte dei partner non vengono denunciate; una donna su cinque nel mondo è stata vittima di abusi fisici o sessuali nel corso della sua vita. In Italia una donna su tre, tra i 16 e i 70 anni, nella sua vita è stata vittima della violenza da parte di un uomo.

Secondo i dati dell’Istat, sono 6,743 milioni le donne che hanno subito nel corso della propria vita violenza fisica e sessuale; tre milioni quelle che hanno subito aggressioni durante una relazione o dopo averla troncata. Si tratta di violenze domestiche soprattutto a danno di mogli e fidanzate: 8 donne su 10 vengono malmenate, ustionate o minacciate con armi e le aggressioni avvengono tutte in casa. Un milione di donne ha subito uno stupro o un tentato stupro. Il 6,6% delle donne ha subito una violenza sessuale prima dei 16 anni, e più della metà di loro (il 53%) non lo ha mai confidato a nessuno. Gli autori sono degli sconosciuti una volta su quattro, nello stesso numero di casi sono parenti (soprattutto zii e padri) e conoscenti. Nel 61% dei casi, inoltre, i comportamenti violenti sembrano consumarsi solo tra le mura domestiche.

Al contrario, il 30% delle donne straniere parla di atteggiamenti violenti anche in situazioni pubbliche. Passa dal 53% al 42% la quantità di donne che dichiara di aver subito violenza dai propri mariti. Aumentano, però, anche gli atti violenti subiti dagli 'ex', mariti, conviventi o fidanzati che siano.

Le vittime italiane sono donne adulte (tra i 35 e i 54 anni), ma non mancano le giovani spose. Per quelle straniere, invece, l'età si abbassa: il 67% delle violenze si è consumato su soggetti tra i 25 e i 44 anni. Aumentano poi le vittime in possesso di titoli di studi medio-alti ed è in lieve aumento il numero di donne laureate maltrattate.

Il plagio e il terrore esercitato dal carnefice è soprattutto di tipo psicologico (31%) seguito con una certa distanza dall'abuso fisico (23%), anche se prevale la violenza psicologica tra le italiane e quella fisica tra le straniere (che ricorrono alle cure ospedaliere: 14% a fronte del 7% delle italiane). Il 50% delle violenze subite da vittime che si sono rivolte a Telefono Rosa rientra nei casi di reato di stalking: appostamenti (15%), minacce (53%), pedinamenti (14%), telefonate continue (15%), sms e lettere (15%), insulti verbali (22%), danni materiali (6%).

Proprio per porre fine a queste tragedie, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.

Anche la Cisl, come molte altre organizzazioni, istituzioni ed enti in Italia celebrerà questa giornata in ricordo delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica dominicana.

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