In merito alle situazioni sollevate da alcuni amministratori condominiali, che denunciano interpretazioni restrittive e penalizzanti per gli utenti in materia di diritto all’aliquota Iva agevolata sul gas metano e rimborsi, il SUNIA ribadisce che il diritto alla aliquota agevolata del 10% per i primi 480mc di consumo è un diritto di ogni singolo utente allacciato a impianti centralizzati, come sancito dalla risoluzione 108/2010 dell’Agenzia delle Entrate, che ha accolto la nostra Class Action in materia.
La risoluzione deve essere correttamente applicata sia per i rimborsi sia per le nuove fatturazioni.
I conteggi? Li devono fare le Società erogatrici e l’Agenzia delle Entrate.
Gli amministratori devono fornire il numero delle unità allacciate e se, richiesti, i nominativi degli utenti che li utilizzano.
Il resto spetta alle imprese e all’Agenzia, facendo in modo che l’agevolazione sia riconosciuta ad ogni famiglia e nessuno può giocare sulle difficoltà accertative e burocratiche.
Un dato è certo: noi respingiamo, da qualunque parte venga, il tentativo di dire “…dato che i conteggi sono complessi non se ne fa nulla o si rinvia tutto a chissà quale momento futuro”!
Cogliamo l’occasione per denunciare che in generale, da parte delle imprese fornitrici e dei gestori gas grandi e piccoli disseminati sul territorio nazionale, non c’è stata alcuna corretta informazione agli utenti, non solo riguardo ai rimborsi, ma anche alle modalità della fatturazione che sarà emessa per consumi successivi alla data della risoluzione 108 e cioè il 15 ottobre 2010.
Se si vuole evitare contenzioso bisogna garantire certezza agli utenti che l’aliquota agevolata deve essere riconosciuta fino alla concorrenza dei 480mc: diversamente permarrebbe disparità di trattamento con la conseguenza assurda che chi ha prima, seconda e terza casa gode di più agevolazioni dell’anziano che usa il gas per bollire il latte o le minestrine.
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