mercoledì 17 novembre 2010

PRECARI: IL LAVORO AI TEMPI DEL BERLUSCONISMO

Francesca a 38 anni si ritrova sbattuta fuori dall’azienda appena rientrata dalla terza gravidanza, da sottolineare che fino al nono mese è andata a lavoro perchè le sue condizioni di salute glielo permettevano (sono stati lasciati più di venti mesi di aspettativa retribuita). Alla soglia dei quaranta comincia la ricerca di un’occupazione. Con i Programmi Operativi Regionali (POR) per sei mesi lavora presso un ente con mansioni amministrative ma si ritrova a fare di tutto per € 400 al mese. Alla scadenza dei sei mesi nuovamente a casa!

Iscrizioni su intenert, presso le agenzie di lavoro, il venerdì compra il giornale degli annuci. Ogni volta che si iscrive ad un annuncio, non viene chiamata, la spiegazione non è difficile: che contratto conveniente può fare un’azienda ad un over 30???? L’angoscia, la rabbia per essere stata mandata via dal lavoro strategicamente perchè il suo reparto non ha chiuso, l’impotenza di fronte ad un mercato del lavoro che non ti vuole, la triste notizia di un tumore al seno. La battaglia da vincere adesso è un’altra. Con tanta grinta e coraggio, due operazione nell’arco di pochi giorni la radioterapia da fare Francesca ha vinto contro il male.

Ricomincia la ricerca del lavoro. un colloquio come assistente di poltrona, lei tra decine di ragazzine. Un colloquio di gruppo, a tutti chiedono l’età, tranne a lei. Dopo una lista infinita di non risposte arriva una possibilità a 60 km da casa! Il lavoro nobilita e quindi è un’occasione da non perdere. Il colloquio va bene, Francesca tramite agenzia riesce a superare la preselezione. C’è da fare un corso che la tiene fuori casa per 11 ore (compreso il viaggio). Questo corso è retribuito dopo 60 giorni 267 euro. L’impegno viene premiato ed il test a fine corso è superato. Si comincia il martedì successivo! La curiosità di sapere dello stipendio è tanta, quindi si chiede in giro. Circa 700 euro. Il viaggio ne costa 200. I conti sono facili da fare ne rimangono 500. Tutti sabati e le domeniche sacrificati e sottratti alla famiglia. Quando la sera torna alle 17 è stanca per andare a cena, a cinema, dopo essersi alzata alle 5.45. Comunque fra qualche gionro il contratto scade e già le hanno detto che le possibilità sono 3:

1) la quarta proroga con l’agenzia interinale di un mese

2) un contratto di sei mesi, per i quarantenni altro non è previsto

3) a casa

Consapevole che questa non è la situazione peggiore! Un pensiero a Mariarca Terracciano l’infermiera morta svenata perchè non percepiva lo stipendio da mesi!



 
di Samanta Di Persio

Fonte: http://sdp80.wordpress.com/
 

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