mercoledì 3 novembre 2010

RISCALDAMENTO, CTCU: UN "SECONDO AFFITTO" DA PAGARE

A causa dei continui aumenti dei costi dei combustibili, per tante famiglie il riscaldamento è ormai diventato un “secondo affitto” da pagare. Una famiglia che 5 anni fa spendeva 1.500 euro per stare al caldo, oggi è costretta a pagare molto di più.

Prendendo in considerazione per il riscaldamento un fabbisogno annuo pari a 15.000 chilowattora (corrispondente a ca. 1.500 litri di gasolio oppure a ca. 1.500 m³ gas naturale), rispetto al 2005, per l’inverno corrente bisogna prepararsi ad un incremento dei costi che può arrivare fino a quasi 200 euro, a seconda del combustibile usato.

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ottobre 2005
ottobre 2010
variazione (€)
variazione (%)
gasolio
1.575,00 €
1.650,00 €
75,00 €
+ 5%
gas metano
915,00 €
1.110,00 €
195,00 €
+ 21%
GPL
2.085,00 €
2.115,00 €
30,00 €
+ 1%
legna
330,00 €
465,00 €
135,00 €
+ 41%
minuzzoli di legna
420,00 €
375,00 €
-45,00 €
-11%
pellets
555,00 €
735,00 €
180,00 €
+ 32%
teleriscaldamento
1.200,00 €
1.320,00 €
120,00 €
+ 10%
inflazione Bolzano ottobre 2005 – agosto 2010: 11,2%

Sono vari i fattori che incidono sui costi di riscaldamento di un’abitazione: oltre ai costi per il combustibile stesso e lo standard di coibentazione dell’edificio, anche l’età dell’impianto di riscaldamento e la sua efficienza sono fattori determinanti. Un impianto “in là negli anni” (20 anni o più) consuma un 20% in più rispetto ad impianti nuovi (questo valore può anche essere superiore).

Di seguito alcuni consigli forniti dal servizio di consulenza edile ed energetica del CTCU per tenere sotto controllo i costi del riscaldamento:

  • abbassare la temperatura dell’abitazione di 1°C equivale ad un risparmio del 6% ca.;
  • disporre un abbassamento della temperatura di 4°C durante la notte o in periodi di assenza da casa comporta un risparmio del 10%;
  • i caloriferi e gli altri corpi riscaldanti non dovrebbero mai essere coperti, ad es. con teli di rivestimento: ciò può far lievitare il consumo di energia del 40%;
  • prima di iniziare a riscaldare i termosifoni dovrebbero essere sfiatati; in questo modo si evitano sprechi di energia.
Sempre sul tema della riduzione dei costi per il riscaldamento, il CTCU ha pubblicato diverse schede informative, reperibili presso la sede centrale, lo Sportello Mobile o sul sito internet del Centro.

Da subito è disponibile anche il nuovotermometro dei costi di calore”, che confronta i costi dei vari sistemi di riscaldamento, nonché la nuova comparazione prezzi dei combustibili.

A proposito di edilizia a basso consumo energetico il CTCU offre anche consulenze personalizzate: l'esperta Christine Romen è disponibile telefonicamente tutti i martedì dalle ore 9.00 alle 12.00 e dalle ore 14.00 alle 17.00 (Tel. 0471-301430). Per le consulenze personali è necessaria una prenotazione telefonica.

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