Il WWF considera un abominio la proposta del Governo di cancellare dalla Finanziaria le detrazioni d'imposta per l'efficienza energetica degli edifici e ne chiede l'immeditata riconferma per almeno un altro triennio nella legge Finanziaria,non rinviando a provvedimenti successivi che possono essere coinvolti dall’incertezza politica.
La cancellazioni degli sgravi per l’efficienza energetica negli edifici non solo penalizzerebbe l’ambiente, ma anche l’economia posto che in questi quattro anni sono stati avviati 843 mila interventi, con un fatturato di 11,1 miliardi.
Oggi il mondo sta andando verso un'economia low carbon e molti Governi hanno impostato i propri interventi anticrisi proprio rafforzando le misure in tal senso, perché è questa la prospettiva di superamento della crisi stessa.
Ebbene l'Italia è forse l'unico Paese europeo che non ha ancora nemmeno una strategia coordinata e operativa per ridurre le emissioni di CO2, a due anni dalla scadenza di validità del protocollo di Kyoto e con un'Europa che punta decisamente sull'economia low carbon,. Un Paese che è andato avanti solo con qualche buon intervento settoriale, dal conto energia per le rinnovabili alle detrazioni fiscali per l'efficienza energetica degli edifici.
Ora si pensa di privarsi anche di tali interventi settoriali, e tra questi di quello che ha avuto una buona efficacia, come attestano il sostegno da parte di Enti Locali, di Confindustria e delle categorie produttive, quello per l'efficienza energetica degli edifici.
In Italia l'economia low carbon, per partire e diventare una realtà, ha bisogno di certezze per gli investitori, tanto più quando si tratta di famiglie. Un Governo che non garantisce nemmeno le poche certezze esistenti dimostra di non avere una visione né del presente, né del futuro.
Va infine rilevato che proprio ieri la Commissione Europea ha presentato le proposte strategiche sull'energia fino al 2020 e uno dei cardini della proposta è proprio l'efficienza energetica degli edifici. Appare quindi assurdo che il nostro paese, per una volta almeno su un aspetto in linea con le politiche europee, si affretti a cancellare tutto per tornare indietro.
Il WWF invita Comuni, associazioni industriali e artigiane,associazioni ambientaliste e forze della società civile in genere a far sentire insieme la propria voce perché non si tagli uno dei pochi interventi capaci di futuro.
Fonte:WWF
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