Domani mercoledì 3 in seduta straordinaria il Consiglio Provinciale di Trento sarà chiamato a discutere una mozione della Lega Nord per ottenere “una revisione del progetto Life Ursus con ricognizione dei danni causati dalla presenza dell’orso in Trentino”.
Proprio negli scorsi giorni è formalmente partito un nuovo progetto Life nazionale, supportato dall'Unione Europea, per lo sviluppo di tutte quelle attività che possano favorire la coesistenza tra le attività umane e l'orso e facilitare quegli interventi di conservazione che possano scongiurare una progressiva rarefazione e la definitiva estinzione di questo animale unico e irrinunciabile, parte preziosa del nostro patrimonio di biodiversità.
“ Pochi giorni fa a Nagoya i Governi si sono impegnati in uno storico accordo per la tutela della biodiversità assumendosi importanti obiettivi per il 2020. Questo accordo conferma il bisogno fondamentale di mettere al centro la conservazione della biodiversità come elemento fondamentale della nostra economia e della nostra società. Ci auguriamo quindi che anche tutti gli enti e le istituzioni che hanno aderito al progetto life sull’orso mantengano alto il loro livello di interesse e riescano a promuovere azioni e interventi necessari ad una politica di conservazione del nostro patrimonio naturale.” Ha detto Fulco Pratesi presidente onorario WWF Italia.
La conservazione di una specie animale come l'orso ha bisogno di impegni costanti e coordinati. Non ci si può fermare, recuperare specie a rischio e garantirgli un futuro necessita di decenni di impegno e questo non può venir meno proprio quando ci sono i primi risultati.
Sulle Alpi per l'orso bruno serve confermare l'impegno promosso fin qui, migliorando le attività di prevenzione per favorire la coesistenza tra uomo e orso. I danni provocati in Trentino dall’orso risultano limitati, certamente non superiori a quelli causati dagli ungulati, ed in particolare dal cinghiale, specie questa introdotta abusivamente a scopo venatorio. Tali danni vengono integralmente e con puntualità risarciti dalla Provincia.
Il WWF mentre ricorda che l’operazione Life Ursus costituisce un preciso impegno assunto dalla Provincia di Trento nei confronti dell’Unione Europea a tutela del patrimonio faunistico alpino, e che lo scopo finale di tale operazione è ottenere un nucleo vitale di orso nell’ambito transnazionale della catena alpina, considera infondate e pretestuose le ragioni avanzate dalla Lega Nord a sostegno della sua mozione.
Se si guarda la sola realtà e si lasciano fuori dalla porta favole e dicerie non risultano né aggressioni né minacce all’uomo, mentre gli attacchi agli animali domestici sono in larga parte evitabili con appropriate misure di prevenzione. I dati e le pratiche di corretta gestione dimostrano sia sulle Alpi come in Appennino che la convivenza umana con il plantigrado è possibile senza comportare particolari problemi o straordinarie difficoltà.
Anche per l'Appennino il WWF si augura che vengano definitivamente abbandonati quegli interventi infrastrutturali che le amministrazioni regionali vogliono portare avanti con un dispendio incomprensibile di soldi ma più che altro con la distruzione di un territorio unico.
Interventi che in molti casi potrebbero seriamente comprometter la conservazione dell'orso bruno marsicano, come nel caso del progetto comprendente tra le altre cose una strada che interesserebbe il fosso Fioio al confine tra Lazio e Abruzzo.
A giudizio del WWF oggi serve un impegno anche superiore a quanto finora fatto per al conservazione, è necessaria un’azione seria e coordinata a livello nazionale e sopranazionale per scongiurare l'estinzione di questo animale e trarre beneficio dalle attività finora promosse, con un maggior coordinamento tra le varie istituzioni e gli Stati interessati, a tutela di una ricchezza faunistica che è una ricchezza comune.
Fonte:WWF
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