martedì 9 novembre 2010

AUTOSTRADE: L'ANAS DOVRÀ GIOCARE A CARTE SCOPERTE SUI PEDAGGI AUTOSTRADALI

E’ arrivato il momento per l’ANAS di giocare a carte scoperte” – così commenta il Segretario Nazionale del CODICI , Ivano Giacomelli – la clamorosa sentenza emessa dal TAR Lazio contro la società, su ricorso dell’associazione CODICI.

In seguito a numerose segnalazioni pervenute all’associazione, CODICI aveva diffidato l’ANAS per i disagi riscontrati sulla A1, nel tratto Barberino di Mugello – Valdarno, nonché sulla A14, nel tratto compreso tra Ancona e Porto S. Elpidio, dove erano in corso i lavori di costruzione della terza corsia di marcia. Tali lavori comportavano spesso una riduzione delle corsie di marcia, rendendo le strade pericolose per l’incolumità degli utenti della strada. In questi casi di presenza di lavori in corso, le carreggiate restano sprovviste di corsie di emergenza e piazzole di sosta, con conseguente inutilizzabilità dei dispositivi di SOS. La fruibilità dei sistemi di assistenza e sicurezza è di fatto pregiudicata, e viene meno così il diritto della società concessionaria di applicarvi l’onere del pedaggio.

Sulla scia di questi fatti, CODICI ha diffidato la società invitandola a prendere visione degli atti relativi le misure intraprese al fine di garantire la sicurezza ai cittadini. Ma i numerosi solleciti non sono serviti e l’Anas non ha adempiuto alla richiesta, portando l’associazione CODICI a fare un ricorso al TAR LAZIO.

Ricorso che è stato accolto - continua Giacomelli –con una grande sentenza che ha messo in rilievo l’inadempienza dell’ANAS rispetto, non solo alle richieste del CODICI, ma anche alle richieste dello stesso TAR che ben due volte ha chiesto all’ANAS “documentati chiarimenti sulla vicenda”.”

Tali ordinanze da parte del Tar sono rimaste ad oggi senza esito, portando il Tribunale a dedurre elementi di prova a carico dell’ Anas S.p.a anche in ordine al possesso ed al rilievo degli atti richiesti in accesso.

Non possiamo che esprimere - conclude Giacomelli- grande soddisfazione per la sentenza emessa dal Tar Lazio”.

Fonte: CODICI

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