Una lettera-appello indirizzata al presidente del Consiglio: "Berlusconi, aiutami tu, basta una semplice telefonata". E poi, la causa legale. Bruno Ongaro, pensionato di Marcon ed ex vigile del fuoco, non ha nessuna intenzione di mollare la sua battaglia per recuperare i circa 10 mila euro della polizza di Intesa Vita andata in prescrizione.
Gli avvocati dell’ADICO stanno predisponendo tutta la documentazione necessaria per citare in giudizio sia la Cassa di risparmio di genova (Carige) di via Forte Marghera – Venezia, sia Banca Intesa. Ma non solo. "Voglio inviare una lettera al presidente del Consiglio – spiega il pensionato – Dato che aiuta tutte le persone in difficoltà, forse può aiutare anche me. Gli chiedo solo di spendere una telefonata, per farmi riavere i soldi che sono miei e che ho messo via in sette anni di sacrifici". Insomma, se l'ha fatto per Ruby perché non per un pensionato messo alle corde…?
La storia di Bruno Ongaro rappresenta il paradosso di un sistema creditizio e assicurativo che non tiene in minimo conto il rapporto di fiducia con i risparmiatori.
Ongaro, nel 2002, sottoscrive nella filiale di Banca Intesa, in via Forte Marghera, un piano di risparmio che prevede l'accantonamento di 100 euro al mese in un fondo inesigibile fino alla scadenza della polizza stessa, della durata di sette anni. In questo tempo al posto di Banca Intesa arriva in via Forte Marghera la Carige.
A pochi mesi dalla scadenza della polizza, il pensionato, ben cosciente che entro un anno scatta la prescrizione, si presenta allo sportello e spiega a una dipendente che vorrebbe trasferire quel denaro, che ora non gli serve, nel conto corrente. L'impiegata consiglia di non toccare i soldi e di lasciarli nella polizza, in modo che maturino altri interessi.
Dopo un anno e mezzo l'ex vigile del fuoco si presenta di nuovo in banca, per liquidare il fondo. E qui riceve l'infausta notizia: la polizza è prescritta. Bruno Ongaro sente che il mondo gli crolla addosso.
I soldi messi da parte con tanti sacrifici, mese dopo mese, per sette anni, servono per sistemare la casa riservata ai figli. Ma ora non ci sono più. Dove sono finiti? Carige afferma che non ha responsabilità, perché il prodotto "non è mai migrato da Banca Intesa al nostro istituto. Quindi noi non abbiamo gestito quel fondo".
Intesa Vita dice di aver avvertito il cliente dell'imminente prescrizione tramite una lettera, che il signor Ongaro non ha mai ricevuto. "Per noi esiste una responsabilità oggettiva da parte di entrambi – sostiene Andrea Campi, avvocato dell'ADICO – Intesa vita non ha comunicato l'imminente prescrizione e la Carige si è sempre comportata come se stesse gestendo il prodotto".
La faccenda passa dunque in Tribunale. A meno che il presidente del Consiglio non faccia quella famosa telefonata… Basterebbe un minuto, pare…
Fonte: ADICO
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