mercoledì 17 novembre 2010

CASO CANADAIR. LA CORSA CONTRO IL TEMPO PER SALVARE IL SERVIZIO ANTI INCENDIO E 300 POSTI DI LAVORO

Il problema ora è trovare la copertura finaziaria. E una soluzione per circa 300 lavoratori. Sono ore di angoscia queste per i dipendenti del gruppo Aeroservices, holding che faceva capo a Giuseppe Spadaccini, arrestato lo scorso ottobre con l’accusa di evasione fiscale, e che attraverso la Sorem e la San, gestiva la flotta dei canadair per la Protezione civile.

Un appalto milionario andato in fumo. Con la conseguenza che il servizio antincendio non è più in grado di rispondere a eventuali emergenze e che i circa 300 dipendenti non solo sono senza stipendio da tre mesi, ma non sanno neppure cosa sarà di loro e dell’azienda dove hanno lavorato finora. Sulla questione si è aperto un tavolo di trattative, che vede coinvolti la Protezione civile, i sindacati e Igor Catania, custode giudiziario dei beni di Spadaccini.

Un tavolo dal quale, finora, non sono uscite soluzioni ma che – come ribadito anche ieri dai sindacati – «rimane aperto».

Finora è stato respinto dalla Protezione civile un piano proposto dall’amministratore giudiziario nominato dalla Procura della Repubblica di Pescara; così come il progetto della Protezione Civile che prevedeva l’approvazione di un decreto legge che però non è riuscito a superare il filtro legislativo, sia per la violazione di alcune leggi sia perchè non aveva la necessaria copertura finanziaria. Anche ieri l’incontro che si è svolto nella sede della Protezione civile non ha portato grandi novità.

Spostando la partita presso gli uffici del ministero dell’Economia, dove Protezione civile e Tremonti stanno cercando di limare i contrasti sorti finora. Si lavora ora a un nuovo decreto legge, che affidi temporaneamente al Dipartimento della Protezione Civile la gestione e la manutenzione della flotta aerea, da una settimana ferma all’aeroporto di Ciampino. L’intervento normativo, che potrebbe approdare già al Consiglio dei ministri del prossimo venerdì, consentirebbe alla Protezione civile di avvalersi del personale della Sorem e della San, fino alla gara comunitaria e comunque non oltre il 31 dicembre del 2011.

Se il decreto non dovesse essere approvato, rimarrebbe un’unica alternativa: affidare tramite trattativa privata l’intera gestione e la manutenzione della flotta, ad un soggetto che abbia i requisiti per occuparsi del servizio fino allo svolgimento della gara comunitaria. Intanto, replicando a notizie di stampa che riferivano sul contenuto dell’ultimo interrogatorio reso da Spadaccini davanti al pm di Pescara Mirvana De Serio, Bertolaso ha tenuto a precisare di non aver mai «svolto attività per favorire qualcuno».

Non sarebbe vero nemmeno che «il fratello di Bertolaso era direttore della Cai quando la Sorem si è aggiudicata l’appalto». «Rimase infatti alla Cai fino al 2004, mentre la firma del contratto con cui fu assegnata la gestione della flotta dei Canadair alla Sorem è dell’anno 2005».

Fonti vicine a Bertolaso, poi aggiungono che, trattandosi di una gara ad evidenza pubblica europea «non si capisce come Bertolaso avrebbe potuto svolgere attività d’indirizzo».


di Vincenzo Mulè


Fonte: www.gliitaliani.it

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