venerdì 12 novembre 2010

CRBM: IL G20 NON E’ ALL’ALTEZZA DELLA SITUAZIONE

La CRBM esprime un parere negativo sul risultato del summit di Seoul, che si è concluso con l’ennesimo nulla di fatto sulle questioni al centro della crisi sistemica che viviamo. In particolare, il G20 mostra la sua incapacità nel raggiungere alcuna intesa sulla risoluzione degli squilibri dell'economia globale.

Anche sul fronte regolamentazione finanziaria non si è andato oltre il riconoscimento dell'accordo di Basilea 3 sulle banche, mentre i criteri per vincolare i conglomerati finanziari globali e tutti gli altri strumenti finanziari che hanno generato la crisi rimangono da finalizzare nei prossimi anni.

Il G20 si è limitato a rimandare le decisioni che contano, come già fatto in passato, coinvolgendo l'Fmi lì dove necessario. Se continua su questa falsa riga, perderà la sua credibilità” ha dichiarato Antonio Tricarico della CRBM, presente a Seul.

A proposito di Fmi, a Seoul tutti esaltano la sua parziale riforma, che concede ai Paesi emergenti il sei per cento in più in termini di potere di voto, omettendo di dire che la metà di questo sei per cento è stato sottratto alle realtà in via di sviluppo. In poche parole, le nuove potenze si rafforzano, i poveri continuano a mangiare la polvere.

Il G20 ha anche fatto proprio un nuovo Consenso sullo sviluppo, che prevede varie azioni generiche da attuare nei prossimi anni per aiutare i paesi più poveri.

Il Seoul Consensus pretende di archiviare il devastante Washington Consensus, ma poi ripropone le solite liberalizzazioni del commercio e degli investimenti che hanno messo in ginocchio i paesi più poveri. Sulle urgenze ambientali e sociali non si vuole prendere decisioni: i sussidi per i combustibili fossili e la speculazione finanziaria sul cibo continueranno ad essere studiati e discussi, ma di azioni non se ne vedono” ha concluso Tricarico.

Fonte: Crbm.org

Nessun commento:

Posta un commento