sabato 13 novembre 2010

DEBITO PUBBLICO: MINA VAGANTE DESTINATA A CRESCERE CON QUESTE POLITICHE ECONOMICHE E FINANZIARIE.

Il record del debito pubblico che a luglio ha raggiunto la soglia di 1.844,8 miliardi di euro, il livello assoluto più alto mai raggiunto con un gravame di 30.746 euro sulle spalle di ognuno dei 60 milioni di residenti, (83.900 sulle spalle di ogni famiglia), è una mina vagante destinata a crescere, sia per la crisi economica prodotta dalla speculazione finanziaria interna ed internazionale, che per la politica economica del Governo, che non ha messo in campo alcuna misura per una sua riduzione.


Adusbef e Federconsumatori, che da tempo chiedono misure tangibili per iniziare un percorso di riduzione del debito pubblico, a cominciare dalle dismissioni di oro e riserve di Bankitalia alla pari di altri Paesi dell’area euro (ben 108 miliardi di euro ai valori attuali) che hanno già realizzato vendite concertate, continuano a chiedere interventi legislativi per vincere la resistenza degli oligarchi con i quali il Governo mostra la massima intesa. In assenza di seri interventi ed un cambio totale di politica economica che colpisca le evasioni fiscali, le rendite finanziarie e i grandi patrimoni, il debito pubblico è ancora destinato a crescere e potrebbe aumentare- secondo le nostre stime- sostengono Elio Lannutti e Rosario Trefiletti- di altri 158 miliardi nei prossimi 12 mesi, attestandosi alla cifra spaventosa di 1.985,504 miliardi nei prossimi 12 mesi (luglio 2011), con un gravame pari a 33.080 a testa e di 90.250 euro a nucleo familiare.

Fonte: Federconsumatori

Nessun commento:

Posta un commento