lunedì 1 novembre 2010

L'UNICEF: più risorse e attenzioni per città a misura di bambino

Si è conclusa a Firenze "Child in the City", quinta edizione della Conferenza biennale europea delle città "amiche dei bambini".

Nei tre giorni di dibattito quasi 300 delegati provenienti da 38 Paesi hanno affrontato quattro temi del vivere urbano: povertà minorile, diritto al gioco, partecipazione dei bambini e dei ragazzi, valutazione delle politiche locali per l’infanzia.

Partecipazione, povertà, gioco e valutazione

La partecipazione dei più giovani è emersa come elemento fondamentale in diversi ambiti. Per esempio, a Stoccolma (Svezia) bambini e adolescenti hanno contribuito a ridisegnare la politica dei trasporti pubblici urbani con suggerimenti innovativi su percorsi, limiti di velocità, spazi verdi ecc

Spesso è la scuola il primo ambiente in cui si esercita la partecipazione: assemblee e consigli dei ragazzi sono il primo, concreto banco di prova dell’educazione alla cittadinanza.

La condizione di povertà in cui molti ragazzi si trovano a vivere è un tema che richiede una profonda attenzione da parte delle amministrazioni pubbliche al di là anche dei diversi schieramenti politici.

Povertà, è stato ribadito dai partecipanti, non è solo una mancanza di reddito ma è essenzialmente una mancanza di opportunità che taglia fuori dalla vita sociale coloro che ne rappresentano il presente e il future: le giovani generazioni.

Anche in situazioni molto difficili come ad esempio quella dei ragazzi di strada il modo migliore per relazionarsi con loro è quello di coinvolgere gli abitanti della comunità per incoraggiare il dialogo intergenerazionale e promuovere l’integrazione e la collaborazione all’interno delle comunità e degli spazi urbani.

Gli strumenti di valutazione e di autovalutazione delle politiche per l’infanzia a livello locale sono indispensabili per misurare l'impatto delle azioni intraprese e incoraggiare le realtà che intraprendono il percorso verso una città "amica dei bambini".

Da un punto di vista metodologico, è emersa la necessità di pochi ma significativi indicatori globali (da declinare localmente), semplici da interpretare, sia quantitativi che qualitatitivi, che includano i giovanissimi e i gruppi marginali.

Su questo aspetto, l'UNICEF ha presentato al meeting i risultati di una ricerca condotta in 9 Paesi (tra cui l'Italia) con il coinvolgimento di circa 3.000 tra ragazzi, genitori e operatori sociali.

Opinione pubblica e media devono cooperare a un mutamento culturale per fare sì che il gioco sia considerato a tutti gli effetti un diritto e un momento che contribuisce alla formazione dei futuri cittadini.

Superare la crisi, finanziare le politiche per l'infanzia

Da Alessandra Maggi, presidente dell'Istituto degli Innocenti di Firenze - coorganizzatore del seminario - è stato lanciato l'appello a ridare vigore al programma italiana delle Città sostenibili per i bambini e per le bambine, che alla fine degli anni ’90 aveva visto il coinvolgimento di 427 amministrazioni locali, 27 delle quali erano state premiate per il loro impegno concreto.

I punti identificati per il rilancio sono la partecipazione dei ragazzi, il coinvolgimento degli enti locali, la condivisione di percorsi con il mondo dell’associazionismo e del Terzo settore, la ricerca e l’innovazione per la diffusione di buone pratiche nei centri urbani. Indispensabilie però deve essere il convinto sostegno del Governo nazionale e dalle amministrazioni.

Gordon Alexander, direttore del Centro ricerche degli Innocenti (Innocenti Research Center - IRC) dell'UNICEF, ha posto l’accento sul grave problema della riduzione della spesa sociale nel settore dell'infanzia, tendenza presente in tutti i Paesi a prescindere dalla portata della crisi economica e che colpisce innanzitutto i bambini piú vulnerabili: poveri, migranti, appartenenti a minoranze etniche.

Gli investimenti per l’infanzia, ha concluso l'esponente dell'UNICEF, devono essere una priorità nell’agenda politica degli Stati.

Al termine della Conferenza la vicesindaco di Zagabria ha ufficialmente annunciato che la città ospiterà la prossima edizione di "Child in the City", che si terrà nel 2012.

Fonte: UNICEF

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