lunedì 21 febbraio 2011

OPERATORI TELEFONICI SCORRETTI E MOLESTI, IL CASO TELETU. ADICO: ECCO COME DIFENDERSI DALLE TRAPPOLE

Contratti “estorti”, servizi attivati e accreditati in bolletta anche se non richiesti, continui disagi, disdette quasi impossibili e seguite da continue lettere intimidatorie.

Sono ormai centinaia i cittadini veneziani che si sono rivolti all’Adico per problemi con i gestori di servizi telefonici, e la disonorevole palma di peggiore degli ultimi mesi va di sicuro a TeleTu, ex TeleDue.

E il presidente Carlo Garofolini dà subito alcuni consigli utili per non farsi fregare: «Non fornire mai dati sensibili agli operatori come il codice fiscalespiega Garofolinie se si ricevono lettere intimidatorie al proprio indirizzo di casa anche dopo essersi rivolti a un avvocato, ignorarle, soprattutto se non sono spedite con raccomandata. E in caso di ripensamento o di un contratto non voluto, esercitare entro sette giorni il diritto di recesso».

Ma sono ancora in molti a cadere nelle reti dei tranelli telefonici. «Qualche mese fa abbiamo ricevuto una telefonata da un’operatrice che ci ha sottoposto un’offerta commerciale, noi eravamo anche interessati ma non volevamo sottoscrivere nulla in quel momento – racconta G.P. di Marghera - la signorina però, spiegandoci che serviva per registrare il contatto con noi per poi poterci richiamare, ci ha sottoposto una serie di domande alle quali dovevamo rispondere tassativamente di sì». Qualcosa gli “puzzava”, soprattutto quando gli è stato chiesto il codice fiscale, ma fidandosi delle rassicurazioni dell’operatrice alla fine ha risposto. Ma pochi giorni dopo, invece di ricevere informazioni su piani tariffari e offerte, G.P. si è visto recapitare la prima fattura e soprattutto è rimasto senza connessione Internet, che prima aveva da Telecom, e di conseguenza senza tv satellitare. Immediata la disdetta del contratto “estorto” da TeleTu, ma i disagi non sono finiti visto che ci vorranno due mesi per poter riattivare Internet con Telecom.

Un’altra vicenda sottoposta agli esperti legali dell’Associazione difesa consumatori di via Volturno proprio in queste ore evidenzia invece come i grandi operatori vessino gli utenti anche dopo che il contratto è stato rescisso. G.F., di Mestre, spiega che era passato a TeleTu per i concorrenziali piani tariffari dei telefonini, ma alla fine si è visto accreditare nella fattura anche una connessione Adsl che non era stata richiesta, e le bollette da circa 45 euro sono lievitate a oltre 80. «Pensi che non abbiamo nemmeno un computer a casa e ci hanno chiesto 60 euro per disattivare il servizio» commenta lo sfortunato mestrino, che ha deciso di non pagare. E da lì sono iniziate le minacciose lettere di TeleTu, che da un anno a questa parte continua a scrivere agli ex clienti nonostante la diffida spedita dai legali dell’Adico.

«È una prassi consolidata, gli operatori si affidano ad avvocati e società di recupero crediti che spediscono lettere intimidatorie ma di cui non ci si deve curare – spiegano gli avvocati – lo fanno perché sperano che le persone, a causa della pressione psicologica che a volte diventa insopportabile, alla fine paghino pur di mettere fine alla vicenda».

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