martedì 16 febbraio 2010

Acqua pubblica: presentata all'Ue la Carta etica, 20 marzo manifestazione in Italia


Il Cipsi insieme al Cevi e al Comitato italiano per il Contratto mondiale sull’acqua hanno presentato la “Carta Etica della solidarietà internazionale per l’accesso all’Acqua” per orientare le scelte e le politiche per l'accesso all’acqua come diritto umano.

difesa dell’acqua "come bene comune" e la partecipazione democratica e responsabilità dei cittadini alla sua gestione.

"Le indicazioni contenute nel documento – ha spiegato Guido Barbera, Presidente di Cipsi-Solidarietà e Cooperazione – sottolineano con urgenza la necessità di un uso sostenibile di quello che deve essere considerato il bene più prezioso del pianeta. Mentre oggi nel mondo il 12% della popolazione usa e spreca l’85% delle risorse idriche, l’accesso partecipato all’acqua può infatti contribuire al rafforzamento della solidarietà tra i popoli, le comunità, i paesi”.

Tra i principi della Carta, anche in vista della Giornata mondiale dell’acqua del 22 marzo, è sottolineata "la necessità di azioni di informazione ed educazione a livello territoriale per promuovere la cultura dell’acqua come bene comune, azioni di sensibilizzazione verso comportamenti individuali più consapevoli (risparmio idrico), azioni per la definizione consapevole di politiche di gestione delle risorse naturali, sostegno per una gestione pubblica, partecipata e trasparente".

Intanto in Italia, dopo l'approvazione da parte del Parlamento con voto di fiducia del 'decreto Ronchi' (Decreto legge 135/09) il cui art.15 sancisce la definitiva e totale privatizzazione dell’acqua potabile in Italia, il 'Forum italiano dei movimenti per l’acqua' ha inviato oggi a Roma tutte le associazioni per preparare la "Manifestazione nazionale per la ripubblicizzazione dell’acqua, per la tutela di beni comuni, biodiversità e clima, per la democrazia partecipativa" che si terrà nella capitale sabato 20 marzo.

"Mentre la nostra proposta di legge d’iniziativa popolare giace nei cassetti delle commissioni parlamentari - denuncia il Forum - l’attuale Governo - approvando il decreto Ronchi - ha impresso un’ulteriore pesante accelerazione, approvando, nonostante l’indignazione generale, leggi che consegnano l’acqua ai privati e alle multinazionali". "Nella nostra esperienza di movimenti per l’acqua, ci siamo sempre mossi con la consapevolezza che quanto si vuole imporre sull’acqua e in ciascun territorio è solo un tassello di un quadro molto più ampio che riguarda tutti i beni comuni, attraversa l’intero pianeta e vuol mettere sul mercato la vita delle persone" - evidenzia il Forum.

"Il recente fallimento del Vertice di Copenhagen è solo l’ultimo esempio dell’inadeguatezza delle politiche liberiste e mercantili, incapaci di rispondere ai diritti e ai bisogni dell’umanità - sottolinea la nota del Forum. Se il mercato ha prodotto l’esasperazione delle diseguaglianze sociali, la cronicità della devastazione ambientale e climatica, la drammaticità di grandi migrazioni di massa, non può essere lo stesso mercato a porvi rimedio". Analogamente alle battaglie sull’acqua, in questi anni e in moltissimi territori, sono nate decine di altre resistenze in difesa dei beni comuni.

Nei giorni scorsi, p. Alex Zanotelli ha lanciato un accorato appello attraverso il quale ha evidenziato che "questi anni di impegno e di sensibilizzazione sull’acqua, mi inducono ad affermare che abbiamo ottenuto in Italia una vittoria culturale, che ora deve diventare politica".

"Questo è l'anno dell'acqua - scrive p. Zanotelli - l'anno in cui noi italiani dobbiamo decidere se l'acqua sarà merce o diritto fondamentale umano". Il missionario da tempo in prima fila nelle battaglie per la difesa dell'acqua pubblica e dei beni comuni sottolinea quindi che il decreto Ronchi "sarà pagato a caro prezzo dalle classi deboli di questo paese, che, per l'aumento delle tariffe, troveranno sempre più difficile pagare le bollette dell'acqua".

"Ma soprattutto - evidenzia p. Alex - la privatizzazione dell'acqua, sarà pagata dai poveri del Sud del mondo con milioni di morti di sete. Per me è criminale affidare alle multinazionali il bene più prezioso dell'umanità (l'"oro blu"), bene che andrà sempre più scarseggiando, sia per i cambiamenti climatici (scioglimento dei ghiacciai e dei nevai) sia per l'incremento demografico. L'acqua è un diritto fondamentale umano, che deve essere gestito dai Comuni a totale capitale pubblico, che hanno da sempre il dovere di garantirne la distribuzione per tutti al costo più basso possibile".

Padre Alex rilancia quindi l'iniziativa del Forum italiano dei Movimenti per l'acqua pubblica, per un Referendum abrogativo della Legge Ronchi, che dovrà raccogliere, fra aprile e luglio 2010, circa seicentomila firme. "Non sarà un referendum solo abrogativo, - continua p. Zanotelli - ma una vera e propria consultazione popolare su un tema molto chiaro: o la privatizzazione dell'acqua o il suo affidamento ad un soggetto di diritto pubblico".

"Chiediamo a tutti di costituirsi in gruppi e comitati in difesa dell'acqua, che siano poi capaci di coordinarsi a livello provinciale e regionale. Solo un grande movimento popolare trasversale potrà regalarci una grande vittoria per il bene comune. Sull'acqua ci giochiamo tutto, anche la nostra democrazia. Dobbiamo e possiamo vincere. Ce l'ha fatta Parigi (la patria delle grandi multinazionali dell'acqua ,Veolia, Ondeo ,Saur che stanno mettendo le mani sull'acqua italiana) a ritornare alla gestione pubblica. Ce la possiamo fare anche noi. Mobilitiamoci! È l'anno dell'acqua!" - conclude p. Zanotelli.

Fonte: unimondo.org

Nessun commento:

Posta un commento